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Noa, tegola da un milione di euro per il Comune di Massa

Il Consiglio comunale ha approvato due debiti fuori bilancio legati ai ricorsi per gli espropri. Da 80 euro a metro quadro, la Corte d'Appello di Genova ha valutato quei terreni 256 euro

La strada per il Noa è lastricata di ricorsi. Potrebbe costare quasi un milione di euro in più l’ospedale delle Apuane al Comune di Massa. La questione sugli espropri avvenuti per costruirlo è stata affrontata dal Consiglio comunale nella seduta di questa mattina, venerdì. In particolare sono state due le variazioni di bilancio che l’assemblea massese ha dovuto votare in relazione agli espropri per la realizzazione della viabilità avvenuti negli anni della costruzione del nosocomio di viale Mattei.

Si tratta di due debiti fuori bilancio che il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità. Entrambi, dal valore totale di 973mila euro (813mila uno, 160mila euro l’altro), sono legati a ricorsi presentati alla Corte d’Appello di Genova da parte dei proprietari dei terreni espropriati per realizzare le rotatorie e la viabilità intorno al Noa. Gli allora proprietari avevano richiesto una rivalutazione e un ricalcolo sul conteggio per l’indennizzo effettuato dalla commissione provinciale espropri composta da tecnici, dirigenti e funzionari comunali e provinciali.

I proprietari nel loro ricorso avevano richiesto una rivalutazione che decuplicava il valore stabilito dalla commissione: da 80 euro a 800 euro al metro quadro. La Corte d’Appello di Genova, però, basandosi su quanto determinato dal consulente tecnico d’ufficio, ha ridimensionato la richiesta degli ex-proprietari, attestandosi sui 256 euro a metro quadro, che comunque è più del triplo del calcolo originario. E questo potrebbe costare, appunto, a Palazzo Civico quasi un milione di euro.

L’amministrazione comunale per tutelarsi, ha annunciato l’assessore ai lavori pubblici, Marco Guidi, agirà su due fronti: il primo è quello della Regione Toscana, che è stata informata con una lettera di questa situazione ed è stato richiesto un interessamento di Firenze, dal momento che la sanità è materia regionale. Dall’altro è stato presentato ricorso alla Corte di Cassazione, ultimo grado di giudizio, per tutelare l’ente. Nel caso in cui il ricorso del Comune venisse respinto, Palazzo civico dovrà sborsare 973mila euro.

«Chi sono i responsabili di queste continue valutazioni sbagliate?» ha tuonato la consigliera del Movimento 5 Stelle, Luana Mencarelli, che ha sottolineato come non sia la prima volta che il Comune di Massa si trovi ad affrontare il problema degli espropri legati al Noa. «Le valutazioni errate le abbiamo già pagate e non ho visto fino a oggi atteggiamenti che vogliano accertare certe responsabilità». Le fa eco dalla maggioranza il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Amorese: «Giusto coinvolgere la Regione. Qui ci sono delle responsabilità legate alla commissione espropri che non conosceva o non ha saputo valutare correttamente il valore delle aree. Se quei terreni fossero stati valutati correttamente oggi non saremmo di nuovo qui al solito “e io pago”. Bisognerebbe istituire una commissione speciale per individuare le responsabilità».

Intervenuto anche nelle vesti di consigliere comunale di Forza Italia il presidente del Consiglio, Stefano Benedetti: «Si tratta di un capitolo penoso quello che riguarda il Noa: all’inizio doveva costare 67 milioni di euro, poi i costi sono raddoppiati. E una delle cause principali riguarda gli espropri. Dovrebbe essere la Corte dei Conti ad agire nel merito».