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«Sì alla nazionalizzazione di Sanac». Persiani alla Voce Apuana sui temi più caldi

Il candidato del centrodestra sulla fabbrica: «Mi aspetto un aiuto da parte del governo». Poi sulla Casa della salute alla stazione: «Progetto condiviso con Regione e Asl». Poi i cantieri a Marina e il piano sulla Variante Aurelia

MASSA – “Le intenzioni della Voce Apuana erano per un confronto tra i due contendenti proprio come l’anno scorso per le elezioni comunali a Carrara, ma purtroppo Enzo Ricci ha declinato l’invito e ci ha risposto che non avrebbe potuto partecipare per mancanza di tempo” premette il direttore del nostro quotidiano, Matteo Bernabè, prima di dare il via all’intervista al candidato per il centrodestra Francesco Persiani che, a differenza dell’avversario, ha dato la sua disponibilità. “Dispiace che Ricci non abbia accettato il confronto” sottolinea Persiani prima di addentrarsi nel merito delle domande poste da Bernabè.

La prima riguarda la presentazione avvenuta stamani sul piano del suo rilancio del centro storico. “Non l’ho portato in campagna elettorale come tema principale e la viabilità del centro cittadino, la creazione di zone pedonali e ztl l’ho lasciata per ultima perché è un argomento che non interessa tutti ma solo una parte del territorio però era importante tornare sul punto, strategico, per chiarire il nostro obiettivo, una spiegazione alle tante opere fatte in centro, volevamo chiudere il cerchio. Per il futuro – aggiunge il primo cittadino uscente che si ricandida alla guida della città – se venissi confermato punteremmo al completamento e all’abbellimento del centro pedonalizzato: penso a Lucca, Arezzo, Firenze, Forte dei Marmi, Sarzana. Vorremmo concludere quanto iniziato”. Anche il litorale è nei progetti del candidato del centrodestra. “I ritardi con i cantieri in piena stagione estiva? – risponde alla domanda Persiani – il problema non è stato tanto da marzo in poi dopo al sfiducia ma da settembre a marzo quando le difficoltà in maggioranza hanno impedito di concentrarci sul dare maggiore impulso e accelerazione ai cantieri di Marina di Massa. Credo che comunque entro luglio la fontana del pontile potrà essere completata, come lo è quasi piazza Betti: il viale a mare invece è rimasto indietro”.

Veniamo alle due opere infrastrutturali tanto dibattute: la Variantina Aurelia e la casa di comunità vicino alla stazione. “Siamo noi nel 2018 che abbiamo riattivato il progetto fermo ottenendo che fosse Anas a trovare le risorse. Ormai ci siamo, il treno è partito. Sulla casa di comunità ricordo che per ottenere i fondi del Pnrr erano necessari dei requisiti: terminare i lavori entro il 2026 e dovevamo dare un risposta alla regione che ci chiedeva dove realizzarlo entro la fine del 2021: per quell’area esisteva già un piano integrato che permetteva velocemente un cambio di destinazione d’uso, non c’era nessun vincolo paesaggistico, idrogeologico, non era gravato dal problema bonifiche e si trovava dentro un contenuto urbano, mentre il vecchio ospedale presentava delle criticità sotto il profilo dell’agibilità sismica e decidendo per quella struttura c’era il pericolo emergessero imprevisti che avrebbero fatto saltare i tempi imposti dal Pnrr. Sul nodo del traffico in via Carducci, ricordo che è la regione che adotta la delibera e sono stati gli organi della conferenza dei servizi regionale a dare, tutti, parere favorevole”.

Francesco Persiani ha avuto modo di spiegare che anche se un sindaco non ha grandi margini di manovra sulla sanità, competendo a regione e ministero, comunque ha la possibilità attraverso anche lo strumento della conferenza zonale di svolgere il ruolo di “pungolatore” nei confronti di chi ha le leve del comando. “Noi sindaci abbiamo capacità di interlocuzione – ha rivendicato ricordando l’apertura dell’ambulatorio comunale alla Pariana – e possiamo fare tanto in questo senso”.

E’ sulla Sanac che il candidato del centrodestra assume una posizione precisa che invece nel centrodestra è ad oggi ancora dibattuta: la nazionalizzazione del comparto acciaio e delle società Ex Ilva e Sanac. Persiani si dice a favore del trasferimento allo stato della proprietà dell’Ex Ilva e di tutte le società collegate: “Lo abbiamo chiesto più volte in occasione dei vari incontri – risponde e chiarisce Persiani – mi aspetto un aiuto da parte del governo. La Sanac è ancora un paziente vivo e per me resta uno dei punti più importanti”.

Sulla spaccatura nel centrodestra con FdI, Francesco Persiani ribadisce quanto già dichiarato in precedenza: “Al di là del fatto che la candidatura di Marco Guidi a sindaco della città era comunque legittima quello che non capisco è stato come ci si è arrivati, la sfiducia. Su questo si dovrà aprire un confronto. Ciò che ci siamo detti è stato: superiamo il momento per non consegnare la città alla sinistra e tornare indietro di 30 anni consegnando Massa a un sindaco che non ha la formazione adeguata per risolvere i problemi complessi di Massa. Non abbiamo ragionato su logiche di spartizione del potere. Noi vogliano andare avanti da soli. Sappiamo comunque che FdI è una componente fondamentale del centrodestra apriremo un dialogo per tornare tutti nella stessa casa”.

Sull’ultima domanda Francesco Persiani viene chiamato a fare autocritica: quale potrebbe essere un errore commesso che non commetterebbe più? “Fare il sindaco è un ruolo di responsabilità – ha risposto il candidato sindaco – ho sempre cercato di trovare le soluzioni con competenza e studiando tutti i dossier e i due anni di pandemia non hanno aiutato a trovare quei momenti di confronto e di incontro. Se mi immagino di essere confermato cercherei di migliorare l’aspetto della concertazione”.