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Marmettola, Pd: «No discariche in Candia e a Codupino. L’unica soluzione è Cava Fornace»

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MASSA – Il gruppo consigliare del Pd e la segreteria comunale di Massa sono contro ogni tipo di discarica nel Candia, in modo particolare nell’area dell’ex discarica di Codupino come ipotizzata dall’assessore all’ambiente del Comune di Massa. Lo affermano essi stessi in una nota diramata alla stampa, intervenendo nel dibattito che si è creato attorno ad una nuova discarica per la marmettola dopo le parole dell’assessore all’Ambiente Paolo Balloni.

«Tali ipotesi sono solo frutto di chi non conosce il territorio e non ha una visione delle eventuali conseguenze ambientali per le stesse aree individuate, non solo, non ha nemmeno la consapevolezza dell’iter amministrativo per il rilascio delle autorizzazioni. – continuano i dem – L’individuazione dell’ex cava Grottini come discarica andrebbe a deturpare un’area vitivinicola unica, ed a rischio idrogeologico, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini, la stessa area è attraversata dalla Via Francigena che va salvaguardata e va valorizzata dal punto di vista turistico. Pertanto non solo siamo contrari alla sola ipotesi ma giudichiamo la proposta ridicola».

«Vista l’emergenza manifestata da parte degli operatori del settore del marmo, di trovare un sito dove poter conferire la marmettola in attesa di altre soluzioni, vista l’eventuale chiusura delle attività estrattive, sia al monte che al piano, mettendo a repentaglio posti di lavoro e pesanti ripercussioni sociali; a nostro avviso, attualmente, l’unico luogo deputato ad accogliere una discarica di marmettola è l’ex Cava Fornace a Montignoso, sia per il suo posizionamento in fregio alla statale Aurelia, sia per tutte le autorizzazioni che oggi ha già (tale discarica era nata come discarica per rifiuti derivanti dall’attività lapidea). – conclude il Partito Democratico – Pertanto suggeriamo agli imprenditori del lapideo, ai sindaci, al presidente della Provincia e alla Regione Toscana, di verificare se ad oggi esistono le condizioni per il conferimento in base alle leggi ambientali, ed eventualmente, se la soluzione è quella più idonea, riconoscere al Comune che ospita la discarica, dei fondi straordinari per finanziare progetti sociali culturali e scolastici».

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