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«L’apertura del grande magazzino cinese è imminente nonostante i vincoli. Il Comune intervenga» foto

Il presidente del Consiglio comunale Stefano Benedetti torna sull'argomento e lancia una frecciata all'amministrazione Persiani: «Il suo agire non è più riconducibile a una gestione a vocazione centrodestra e ciò lo dichiarano i nostri elettori»

MASSA – «Ormai l’apertura del nuovo centro commerciale cinese di via Catagnina sembra essere imminente. Nonostante gli interventi pubblici, le interpellanze, gli esposti e la garanzia di non apertura resa pubblicamente in Consiglio comunale dal sindaco Francesco Persiani, i cinesi stanno andando avanti imperterriti verso l’inaugurazione del grosso magazzino, infischiandosene delle leggi e delle norme in materia di urbanistica e di vincoli di destinazione». Sul caso interviene il presidente del Consiglio comunale Stefano Benedetti (Forza Italia).

«Eppure gli stessi si sono confrontati più volte con il Comune e con le Attività produttive e appunto per questo motivo, mi chiedo come sia possibile questa paradossale situazione e nel merito, mi viene da pensare che qualcuno possa avergli fornito particolari garanzie, indicandogli magari un percorso per poter aprire, una soluzione che io, per giunta, non saprei quale essere, considerato il vincolo urbanistico che insiste in quell’area e che non concede nessuna possibilità di poter cambiare destinazione da quella attuale artigianale -industriale. Senza perdere di vista il rischio di creare un precedente in area industriale».

«Ma il problema non è solo questo. Intanto la Polizia Municipale su richiesta del sottoscritto, ha effettuato due giorni fa un sopralluogo provvedendo a notificare una sanzione di 500 euro, senza però assumere altre iniziative, tipo una ordinanza di sequestro dell’intero magazzino, poiché nel momento in cui i locali sono già stati predisposti per la vendita al dettaglio e all’esterno sono state installate le insegne di vendita e pubblicità, il comune, a mio avviso, dovrebbe intervenire per via preventiva e sequestrare tutto il complesso».

«Questa non è una questione legata all’intolleranza o alla discriminazione nei confronti di qualcuno, ma rientra all’interno di una progettualità complessiva del territorio e ogni iniziativa fatta a macchia di leopardo non può prescindere dalla volontà politica di una amministrazione comunale. Bisogna avere le idee chiare sulla destinazione del territorio e il centrodestra negli anni passati ha sempre dimostrato di averle, soprattutto nella difesa del piccolo commercio, contro l’espansione della gran distribuzione, ma il punto fermo è sempre stata la difesa del comparto industriale, dove ritengo inaccettabile uno sconvolgimento fatto a colpi di varianti urbanistiche, figuriamoci senza…».

«Qualcuno, forse, pensa che bastino le luci di Natale per rilanciare il commercio e l’economia della zona, anche se è giusto comunque farlo, magari non arrivando a spendere 100mila euro che mi sembrano in tempi di risparmio energetico una cifra troppo importante, a fronte di famiglie che non riescono arrivare alla fine del mese, ma non è così. Per quanto sopra esposto, come richiesto a viva voce da tanti cittadini, mi rivolgo nuovamente al comandante della Polizia Municipale e all’assessore di riferimento Paolo Balloni, affinché si mettano in campo tutti gli strumenti a disposizione per bloccare l’apertura del grosso magazzino cinese in area produttiva e metterlo quindi completamente sotto sequestro».

«Spiace constatare – conclude Benedetti – che l’agire di questa amministrazione non sia più riconducibile a una amministrazione a vocazione  centrodestra e ciò lo dichiarano i nostri elettori con esempi che sono sotto gli occhi di tutti: commercio egiziano, extracomunitari in aumento, aumento di kebabari, lavaggi con sfruttamento del lavoro, commercio di frutta e verdura in mano a stranieri ecc… Insomma, di tutto e di più. Oggi il rischio di apertura un nuovo magazzino cinese in area vincolata industriale e artigianale è imminente e non abbiamo più tempo. Ci resta solo da agire per il bene della nostra comunità e dei nostri cittadini i tutti».