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Direzione Regina Elena, Bernardi presenta esposto in Procura. L’amministrazione: «Tutto regolare»

Secondo il consigliere di Alternativa per Carrara l'attuale direttrice della rsa Antonella Cordiviola non rispetterebbe tutti i requisiti per ricoprire l'incarico

CARRARA – La questione era sorta più di un mese fa, quando Massimiliano Bernardi, consigliere di opposizione del comune di Carrara, era intervenuto in consiglio comunale sulla nomina della nuova direttrice della Rsa Regina Elena. Nomina che, secondo Bernardi, non risponderebbe a determinati requisiti e sarebbe pertanto da ritenere non valida. Il consigliere, che evidentemente vuole andare a fondo alla questione, ha annunciato ieri di aver presentato esposto in Procura e presso la Corte dei Conti, appoggiato dal commissario provinciale della Lega Nicola Pieruccini e dal coordinatore comunale di Forza Italia Riccardo Bruschi.

Ma procediamo per gradi. La direzione dell’azienda speciale è stata affidata tramite concorso alla dottoressa in scienze infermieristiche Antonella Cordiviola. Secondo Bernardi tale laurea “non dà la possibilità, se non integrata con specifica formazione, di ricoprire l’incarico di direttore. Questo può avvenire – specifica il consigliere – soltanto nel settore sanitario, ma non il quello socio-sanitario. Inoltre il bando prevedeva che la figura avesse ricoperto un ruolo dirigenziale per almeno tre anni, ma tramite accesso agli atti sembrerebbe che Cordiviola abbia svolto soltanto il ruolo di coordinatrice infermieristica”.

Altro punto da chiarire per Bernardi è quello che riguarda la procedura con cui si è arrivati alla nomina della nuova direttrice. Perché – ricorda il consigliere – a seguito delle dimissioni dell’ex direttrice Valeria Ricci ad aprile 2021 – il cda ha deciso di aprire un nuovo bando anziché attingere alla graduatoria, ancora valida, del precedente. Una scelta motivata dal fatto che “nella precedente selezione non si era dato ababstanza rilievo alle competenze maturate in ambito sanitario”.

Insomma per Bernardi la questione è ancora aperta, con la palla che adesso passa alla Procura e alla Corte dei Conti. Nel frattempo dall’amministrazione comunale replicano: “Soprattutto alla luce dell’esperienza, difficile, maturata durante la fase più critica della pandemia, l’amministrazione ha sentito l’esigenza di ampliare i criteri di selezione del direttore dell’azienda speciale con il dichiarato intento di includere professionalità che avessero competenze ed esperienza non solo amministrative ma anche sanitarie. Di qui la scelta, condivisa tra amministrazione e consiglio di amministrazione, di non scorrere la precedente graduatoria ma di bandire un nuovo concorso: questo oltre a richiamare tutti i requisiti del precedente, ne ha aggiunti di ulteriori. La possibilità di partecipare è stata offerta non solo ai laureati in medicina (come nella precedente versione) ma anche ai laureati in scienze infermieristiche, cercando così di estendere il più possibile la ricerca di una figura che corrispondesse alle esigenze imposte dalla pandemia: un direttore con esperienza e, in particolare, con esperienza in ambito sanitario.
In riferimento alla corrispondenza o meno dei requisiti, la nuova direttrice è stata nominata all’esito di un concorso effettuato nel pieno rispetto delle regole e sotto la guida di una commissione con composta da profili di altissimo livello. A ulteriore conferma dell’efficacia della procedura, ricordiamo che nelle fasi più drammatiche della pandemia, quando l’emergenza sanitaria faceva scattare le procedure di subentro rispetto alla gestione ordinaria delle residenze per anziani, l’azienda Usl Toscana Nord Ovest si è affidata proprio alla dottoressa Cordiviola – all’epoca coordinatrice infermieristica presso l’azienda sanitaria – che è stata incaricata di occuparsi di diverse strutture, ad esempio in Lungiana, dove la situazione è stata particolarmente complessa”.