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«La Regione evidenzia molte criticità sul progetto Variante Aurelia, come dicevamo noi»

Il Comitato NoVariante: «Il sindaco disse che le critiche erano mosse da una visione retrograda. Ma cosa dirà ora che a farle sono dei tecnici?»

MASSA – «La settimana scorsa su un quotidiano locale è stato pubblicato un articolo di approfondimento in merito al progetto di Variante Aurelia attualmente in valutazione al Ministero della Transizione Ecologica: dalla lettura dell’articolo si è potuto apprendere la posizione espressa dalla Regione e da Arpat in merito al relativo progetto in discussione ancora oggi. La regione Toscana ha emesso un parere articolato nel quale si evidenziano molte criticità importanti: troppo asfalto e traffico vicino all’ospedale del Cuore, aree verdi di pregio deturpate, forti criticità in merito all’inquinamento acustico e dell’aria, elementi di imprecisione e opacità su rilevamenti, incompletezza documenti, grave impatto ambientale e paesaggistico (documento integrale della regione è consultabile sul sito del ministero)». A scrivere è il comitato NoVariante, formatosi a subito dopo la proposta in studio della variante della SS1 via Aurelia, a Massa.

«Come comitato NoVariante accogliamo quindi favorevolmente tali posizioni e ci preme sottolineare che questi pareri istituzionali, espressi da tecnici dei settori coinvolti e quindi degni di credito, sono coincidenti con molte delle obiezioni sollevate dal comitato NoVariante fin dall’inizio. Sono gli argomenti espressi già da cittadini che vivono il territorio, sia nelle osservazioni depositate alla Valutazione di Impatto Ambientale, sia negli articoli di giornale pubblicati nei mesi scorsi. – aggiungono dal comitato – Le obiezioni del comitato No Variante però furono marchiate dal sindaco come espressione di una visione retrograda, anti-progresso (dichiarò a un quotidiano locale: “si vuole sempre a casa d’altri”). È da notare come sia la Regione a sollevare nel suo parere, il problema dell’importanza ambientale del bosco di Montepepe/Jare, mentre le associazioni ambientaliste non hanno espresso alcuna osservazione ufficiale a difesa del microambiente del Canal Magro. Come allo stesso modo l’amministrazione comunale e i rappresentanti massesi ancora oggi tacciono: come se la pianificazione del territorio e la realizzazione di opere con grande impatto ambientale non li riguardasse. Purtroppo amministrazione e forze politiche non hanno ancora organizzato alcun confronto pubblico, come successo per altri progetti cittadini. I pareri dei tecnici della Regione, coincidenti con le nostre osservazioni, sono la dimostrazione che questo progetto realmente presenta importanti criticità: ma chi è animato dalla cieca volontà di realizzare l’opera ad ogni costo, anche contro le evidenze urbanistiche e ambientali, non ha avuto la volontà né di leggerle né di sollevarle al progettista».

«Ad esempio, prevedere realizzazione della rotonda principale di fronte all’Opa Ospedale del Cuore, dimostra scarsa visione nella gestione e progettazione delle criticità/potenzialità di Massa, incapacità strutturale di ascolto del territorio, che determina decisioni senza ottica prospettica e valutazione delle conseguenze nel tempo. Il traffico pesante del tracciato attuale è composto per lo più da camion di trasporto marmi, che può essere dirottato sull’autostrada in poco tempo: basta vedere come è stato realizzato lo svincolo per Ceparana (a pochi km da S.Stefano, con rampe parallele e caselli ad alta automazione). – continua il comitato NoVariante – Probabilmente si preferisce scegliere soluzioni più costose e impattanti sul territorio (alla faccia della “transizione ecologica” e del rispetto di bilancio): senza mettere al primo posto gli interessi dei cittadini, si preferisce realizzare opere inutili dal forte costo ambientale ed economico (stiamati oltre 22 milioni per solo 1° lotto)».

«Speriamo vivamente che questo progetto venga considerato dal Ministero dell’Ambiente con la giusta oggettività e competenza, – concludono – scevra da ogni qualsivoglia pressione politica di partito e interessi particolari».