La lettera di un cittadino: «A Carrara Arrighi e Nausicaa hanno fallito, ma nessuno lo ammette»

CARRARA – Un nostro lettore di Carrara ha deciso di inviare alla nostra redazione una lettera, scritto di proprio pugno, definendosi «deluso e amareggiato dall’amministrazione incompetente di un comune potenzialmente ricco e virtuoso, ma nella pratica perdente». Al centro delle polemiche del cittadino c’è la gestione di Nausicaa, società in house del Comune di Carrara.

«Vorrei focalizzare l’attenzione di tutti i miei concittadini nel fallimento della gestione dei rifiuti urbani perpetrato da un sistema inefficiente che, usando i soldi pubblici, non riesce a mettere in pratica un progetto di rispetto ambientale e ancor prima civile. Da più di un anno abbiamo provato ad allinearci ad un modo di agire civile, creando un modello di recupero e di riciclo dei rifiuti urbani che garantisse un corretto approccio al problema. – continua la lettera – L’amministrazione comunale, capeggiata da un sindaco molto più attento alla pubblicità che al raggiungimento di risultati concreti, ha speso milioni di euro di noi cittadini per rivoluzionare il metodo di raccolta e differenziazione dei nostri “scarti”. Oltre a i nuovi bidoni per la raccolta ha adeguato i mezzi di trasporto per il recupero virtuoso dei nostri rifiuti. Dopo un’ampia informazione, al costo di noi abitanti, l’adeguamento tecnico e la movimentazione degli stessi, non riuscendo a garantire l’efficenza di tutta la filiera di raccolta, decide, con falsi metodi repressivi di investire più di duecento mila euro nell’installazione di telecamere nei pressi delle isole ecologiche al fine di intimare un corretto uso delle stesse».

«Con enorme disappunto, ci troviamo oggi davanti ad una gestione che, alzando le mani in segno di arresa, ha praticamente vanificato tutto il progetto, ridicolizzando le tessere per accedere ai bidoni dei rifiuti scegliendo la strada più semplice: a Carrara i bidoni sono tutti aperti. La pubblicità politica messa in moto da un sistema complice e fallimentare richiama sempre l’attenzione nelle buone azioni di Nausica e ( a panchina pulita di la, la strada pulita di qua) tralasciando il peggior risultato che evidenzia l’incapacità di gestire un progetto civile. Con disprezzo vivo in una città che non riesce a creare e garantire una raccolta differenziata e che pubblicizzando un sistema di pulizia dagli escrementi dei nostri amici cani e dei loro pessimi padroni è costretta a vivere con marciapiedi di asfalto e feci. – si chiude la lettera – Cara Nausicaa e cara Arrighi: avete perso una battaglia che non avete il coraggio di ammettere».