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Imprese rosa in agricoltura: il primato regionale di Massa-Carrara e la storia di Naomi foto

È stato un cambio di rotta radicale quello della giovane imprenditrice agricola apuana che nel 2015 ha deciso di seguire il suo istinto

MASSA-CARRARA – Dalla prospettiva di una carriera da architetto al “Fantabosco” della Lunigiana per coltivare frutti di bosco, zafferano, erbe aromatiche e produrre conserve e liquori naturali. È stato un cambio di rotta radicale quello di Naomi Dazzi, 31 anni, giovane imprenditrice agricola apuana che nel 2015 ha deciso di seguire il suo istinto. Quella vita, davanti ad un pc e scadenze, non faceva più per lei. “Me ne sono resa conto durante uno stage universitario. Fortunatamente me ne sono accorta in tempo. – racconta Naomi – Quell’esperienza mi ha mandato in crisi perché non aveva confermato le mie aspettative. Era la vita che volevo? Dopo una pausa di riflessione ho deciso di interrompere gli studi e di assecondare una nuova prospettiva che è quella che oggi mi rende felice, libera e mi permette di vivere a contatto con la natura tutto l’anno”.

Naomi Dazzi è una delle 404 imprese femminili della provincia di Massa-Carrara che contribuiscono al primato regionale con la più alta percentuale di imprese guidate da donne: quasi 4 imprese su dieci (39,5%). Un primato che la provincia di Massa-Carrara detiene già da qualche tempo. A dirlo è Coldiretti Massa-Carrara sulla base dei dati della Camera di Commercio di Firenze divulgati in occasione del focus dell’8 marzo a Firenze. “In un contesto di rallentamento causato dalla pandemia, l’agricoltura nel suo complesso, anche per merito di una grande partecipazione delle donne, è il comparto che è riuscito meglio a reagire nonostante le durissime ripercussioni sul settore agrituristico e più in generale sulle attività secondarie che hanno perso il 44% del loro fatturato. – spiega Marina Fruzzetto, responsabile Donne Impresa Coldiretti Massa-Carrara – E’ uno straordinario segnale di resilienza e di capacità di adattamento delle imprese al femminile che stanno guidando la transizione ecologica nelle campagne consapevoli dei cambiamenti climatici in corso e sono tra le più attive nel campo del biologico e dell’accoglienza dove conducono quasi un agriturismo su due determinando il nostro primato nazionale. Sono proiettate nel futuro e rappresentano un modello sano, sostenibile, creativo ed etico”.

Molte aspettative sono riposte nel bando “Più Impresa” a cui Coldiretti ha collaborato, a stretto contatto con Ismea, per estendere alle donne di tutte le età le agevolazioni finora previste solo per i giovani che si affacciavano al mondo dell’agricoltura.  “C’è bisogno di sostenere con strumenti adatti, finanziari e normativi, l’intraprendenza e i talenti femminili nel mondo dell’impresa e in agricoltura: per questo abbiamo sostenuto come Coldiretti Donne Impresa una modifica al requisito di accesso alle agevolazioni che riflettesse in modo più veritiero la realtà delle imprese agricole femminili. – spiega la Fruzzetti – La misura “Più Impresa” prevede infatti che per le imprese agricole a prevalente o totale partecipazione femminile costituite in forma societaria non sia più richiesto il requisito della metà numerica dei soci, bensì solo quello di essere composte, per oltre la metà delle quote di partecipazione, da donne”.

In questo modo, secondo Donne Impresa Coldiretti, si punta a raggiungere ancora più imprenditrici agricole, donne che spesso insieme ai loro mariti o familiari guidano da anni aziende dinamiche e innovative ma che hanno bisogno di aiuti per superare gli ostacoli che ancora frenano uno sviluppo più ambizioso in termini di innovazione tecnologica. “La nostra organizzazione – conclude la Responsabile Donne Impresa – i nostri uffici ed i nostri tecnici sono a disposizione per fornire tutte le informazioni alle imprese che attive e per quelle che vorrebbero nascere. C’è ancora molto spazio per crescere”.

Uno spazio che il “Fantabosco” di Naomi si è conquistato con lavoro e sacrifici. L’azienda di Naomi, nata sulla spinta anche dei finanziamenti del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Toscana, si trova in località Le Prade a Fosdinovo; 4 ettari complessivi ed un laboratorio di trasformazione che incarna il dinamismo della sua giovane azienda impegnata tutte le settimane al mercato di Campagna Amica di Coldiretti di Piazza delle Armi davanti all’Accademia di Carrara. È un’azienda nata da zero: senza quindi un capitale fondiario (terreni) alle spalle. Il nome dell’azienda deriva da un piccolo bosco di conifere che si trova proprio nel mezzo dei terreni che coltiva. “Ho sempre vissuto in campagna. Quella felicità mi è rimasta nel cuore. L’avevo semplicemente un po’ smarrita. – racconta ancora – La vita agricola mi da molte soddisfazioni anche se è molto impegnativa e non sempre facile. Dipendiamo dalla natura. A distanza di sette anni da quella scelta posso dire di essere contenta ed in pace con me stessa”. Naomi coltiva frutti di bosco, piante aromatiche, zafferano che trasforma in deliziose e naturalissime confetture, succhi di frutta e, novità, liquori che presto saranno protagonisti della sua proposta ai mercati. “Sono prodotti apprezzati per la loro naturalità. Non ci sono conservanti, ne coloranti; solo frutta, erbe aromatiche e zucchero. Prodotti sani e genuini come si facevano una volta”.