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Quattro carraresi tra i vincitori del premio letterario dell’associazione Qulture foto

La cerimonia di premiazione si è tenuta sabato scorso a Cinisello Balsamo (Mi). Pur essendo alla sua prima edizione, il premio ha avuto una grande adesione tutta Italia e dall'estero

CINISELLO BALSAMO – Sabato scorso, 26 settembre, a Cinisello Balsamo (MI), nell’ambito della Fiera dell’editoria indipendente “Una Ghirlanda di Libri”, svoltasi nella prestigiosa sede di Villa Casati Stampa di Soncino, si è tenuta la cerimonia di premiazione di “Qulture ti pubblica @ una Ghirlanda di Libri”, il premio letterario bandito dall’Associazione Qulture riservato a poesie, racconti e romanzi inediti che, pur essendo alla sua prima edizione, ha avuto una grande adesione, con opere inviate da tutta Italia e anche dall’estero.

Vincitore assoluto della sezione racconti è risultato il carrarese Matteo Grassi con “Come salvarsi la vita mediante la spremuta d’Arancia”, un racconto che è un piccolo atto di sovversione, anche linguistico, e dove il paradossale diventa indagine sul dolore, disvelamento delle angustie. Il suo racconto ha pure ispirato la copertina dell’antologia Una spremuta d’arancia, contenente la selezione delle poesie e dei racconti vincitori, che Qulture ha appena dato alle stampe con il marchio pisano Felici Editore (Gruppo editoriale “Le impronte”).

Dietro al primo classificato della sezione romanzo, il torinese George Gavrilita, si sono posizionate a pari merito altre due carraresi, Concetta (Titti) Federico e Fabiana Ratti, rispettivamente con Asbestos e Il marchio del Blocco Est: due romanzi molto diversi tra loro che la giuria ha apprezzato al punto che saranno pubblicati entrambi nella nuova collana AcquaRagia curata dall’Associazione Qulture per l’editore Felici. Di Carrara anche l’autore del romanzo All’ombra del sicomoro, Majid Capovani, al quale Qulture ha riservato una menzione d’onore e un servizio personalizzato: la ricerca di una casa di produzione per una sua trasposizione cinematografica o televisiva.