Gli "Studi Aperti" di Carrara in mostra al Cap foto

Gli “studi aperti di Carrara” vanno in mostra al CAP. Al Centro Arti Plastiche di Carrara è stata inaugurata ieri la mostra “Carrara Studi Aperti WIP @ CAP”. Ogni studio, anche quelli dove lavorano più artisti, sarà rappresentato da un’opera ancora in fase di lavorazione (da qui la dicitura WIP, work in progress), che sarà completata successivamente durante le giornate di Studi Aperti, cui aderiranno 50 studi, il 30, 31 agosto e 1 settembre. La particolarità sta nella possibilità di ampliare virtualmente queste giornate estendendole a tutto il resto dell’anno: ciascuna delle opere esposte è accompagnata da una targa coi recapiti del laboratorio dov’è stata realizzata. Il visitatore potrà dunque contattare gli autori e mettersi d’accordo con loro per visitarne lo studio. Il Cap Centro Arti Plastiche di via Canal del Rio è aperto da martedì a domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 18 alle 21; chiuso il lunedì.

Nessuno degli “incompiuti” esposti reca il nome dell’artista: “Una scelta precisa, democratica – ha commentato l’assessora alla cultura Federica Forti – quella di mettere in risalto una ricchezza che va oltre la mostra e le opere esposte; chissà che non si concretizzi possibilità di visitare laboratorio fuori da studi aperti.”

“Straordinaria l’idea di fare una rappresentazione museale – ha osservato il Presidente della Fondazione CRC Enrico Isoppi – che stimoli a visitare i laboratori, com’è straordinaria l’idea di coinvolgere più saperi, dalla scultura alla lavorazione della ceramica. Auspico una continuità anno dopo anno.” La speranza, per Isoppi, è che “si cerchi di fare squadra.”

L’artista e fondatore di Studi Aperti Juan Carlos Allende ha illustrato la struttura della mappa: all’interno vi sono tutti gli studi, ma anche gli sponsor, i collaboratori, i punti ristoro, i musei e gli spazi espostivi. Sul retro viene spiegato come muoversi per la città.

Marco Cirillo Pedri, curatore e fondatore di Studi Aperti, ha aperto con un ringraziamento a Francesca Nicoli che ha donato alla una gigantografia dell’installazione che Vanessa Beecroft fece nel 2010 presso il suo studio: nudi femminili viventi (le modelle erano ragazze che hanno lavorato e vissuto a Carrara) tra le statue in marmo. “È bello vedere artisti che vanno avanti – ha proseguito Pedri – nonostante la difficoltà di stare in un territorio come quello di Carrara, dove si combatte ogni giorno. Anche tra di noi: è difficile organizzarsi tra 50 laboratori con diverse visioni dell’arte”.

Per informazioni: telefono 0585/779681 centro.arti.plastiche@comune.carrara.ms.it info@carrarastudiaperti.it