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Massa, incendia un’auto e tenta di dar fuoco a stabilimento balneare: arrestato

In manette è finito un 54enne accecato dalla gelosia ha appiccato il rogo alle proprietà dei figli dei rivale in amore

MASSA – I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Massa (Massa-Carrara), nel pomeriggio di ieri, mercoledì, hanno tratto in arresto un uomo massese di 54 anni, colpito da un provvedimento di misura cautelare degli arresti domiciliari, emesso dall’Autorità Giudiziaria cittadina al culmine di una laboriosa ma rapida indagine, che ha permesso di ricostruire una vicenda preoccupante e piena di rancori personali.

Le indagini, sviluppate in collaborazione con i militari della Stazione di Marina di Massa e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, sono scaturite dopo una serie di  danneggiamenti ai danni di alcuni appartenenti ad un nucleo familiare residente nel capoluogo che, nel solo mese di dicembre 2022, aveva subito l’incendio di un’autovettura e alcuni tentativi di incendio allo stabilimento balneare da loro gestito, fortunatamente non portati a compimento per il rapido intervento dei proprietari e del personale dei Vigili del Fuoco.

Le tempestive attività investigative permettevano di ricostruire l’intera vicenda e le cause scatenanti, dovute principalmente a rancori personali di natura sentimentale, che inducevano l’uomo tratto in arresto a dirigere le sue attenzioni nei confronti del nucleo familiare della persona ritenuta essere la causa dei suoi problemi coniugali e, in particolar modo, nei confronti dei suoi figli. La visione dei numerosi filmati estrapolati da impianti di video sorveglianza pubblica e privata, le diverse fonti testimoniali escusse, permettevano di delineare un quadro probatorio di rilevante gravità che, nel suo complesso, ha consentito nella giornata di ieri al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale Apuano di valutare la richiesta di misura cautelare formulata dal Pubblico Ministero titolare dell’indagine.

La persona tratta in arresto, dopo le formalità di rito, veniva collocata presso la sua abitazione dalla quale non può allontanarsi se non preventivamente autorizzata e dovrà rispondere dinnanzi all’Autorità Giudiziaria dei reati provvisoriamente a lui contestati, che dovranno poi essere confermati nel corso del giudizio e nel contraddittorio delle parti, ma che allo stato costituiscono univoci e gravi indizi di colpevolezza, tali da giustificare la misura cautelare degli arresti domiciliari. L’attività di indagine conclusa dai militari del Norm della Compagnia Carabinieri del capoluogo, rappresenta una risposta immediata ed efficace ad una situazione fortemente preoccupante e dai risvolti imprevedibili, sintomo della piena vicinanza e attenzione dell’Istituzione al territorio e a tutte le problematiche ad esso correlate.