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Corruzione, arrestato alto dirigente dei vigili del fuoco di Massa-Carrara

Aveva avuto un ruolo di primo piano nella vicenda del teatro Guglielmi e dello stadio dei Marmi. Denunciate anche cinque persone tra dipendenti della pubblica amministrazione e imprenditori

Sabato 24 novembre 2018, il personale del Nucleo Investigativo Carabinieri di Massa-Carrara, in collaborazione con il Norm della Compagnia CC di Massa, ha eseguito la misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di un dirigente dei vigili del fuoco, già in servizio presso il Comando Provinciale di Massa.

La complessa ed articolata indagine, convenzionalmente denominata “Fire”, finalizzata ad accertare la concussione di un dirigente locale dei vigili del fuoco, è stata diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa. Nello specifico “l’alto” dirigente, designato quale funzionario istruttore incaricato del rilascio del Cpi (certificato prevenzione incendi), istruiva pratiche amministrative, eseguiva sopralluoghi e rilasciava dette certificazioni, talvolta viziate nella forma e nella sostanza, quindi in assenza dei requisiti necessari, a favore di importanti attività industriali, talune considerate ad “alto rischio”, ed enti pubblici territoriali di questa provincia, in cambio di indebite utilità personali.

I sei soggetti investigati nella presente inchiesta, sia con provvedimento restrittivo della libertà personale, sia con il deferimento in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, si sono resi responsabili – talvolta in concorso tra loro – di numerosi reati contro la Pubblica Amministrazione e la Fede Pubblica: concussione; corruzione; falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale; falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale; abuso d’Ufficio; rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro.

I reati di cui sopra, tutti consumati nella provincia di Massa-Carrara tra marzo 2013 e marzo 2017, hanno visto quali protagonisti soggetti della pubblica amministrazione ed imprenditori locali. Gli stessi, con le loro condotte, tese all’aggiramento di norme sulla sicurezza ambientale e dell’incolumità fisica sia dei dipendenti che dell’utenza, ponevano in serio, concreto ed attuale rischio l’incolumità pubblica a livello provinciale.

Le indagini svolte, coordinate dalla Procura della Repubblica di Massa, hanno permesso di individuare i comportamenti illegali posti in essere dal prevenuto, consistenti in concordate procedure elusive delle norme in materia di sicurezza ed ispezioni, che avvenivano preventivamente con gli Imprenditori ed i loro Tecnici, al fine di trarne sia una utilità per i committenti, che ottenevano il Cpi, sia una personale utilità del pubblico ufficiale consistente nell’assunzione di un proprio familiare, all’interno delle aziende che avevano ottenuto detta certificazione.

In alcune delle aziende attenzionate durante l’inchiesta si sono verificati gravi episodi con un concreto pericolo, sia per la sicurezza e salute degli operai, sia per quella dei cittadini che vi abitano vicino, sia per l’utenza in generale, così come avvenuto il 31 luglio 2016 con l’incendio del deposito per il trattamento dei rifiuti “Costa” di Albiano Magra nel comune di Aulla, o importanti inadempienze, anche strutturali, che hanno palesato un concreto rischio per la sicurezza pubblica tanto da imporre ad esempio il sequestro delle stesse attività al fine di garantire l’incolumità degli utenti, come avvenuto il 27 novembre 2017 per il Teatro Guglielmi di Massa. Non solo il teatro, dal momento che l’alto dirigente arrestato è coinvolto anche nella vicenda che riguarda la sicurezza dello stadio dei Marmi di Carrara.