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Successo per lo spettacolo-convegno su erosione al Guglielmi. Tanti spettatori entusiasti foto

«Chi è venuto questa sera si porterà a casa qualcosa di importante, di crescita personale e culturale. Complimenti ai Paladini: noi ci abbiamo creduto mettendo a disposizione questa magnifica sede».

MASSA – Sono scivolate via fresche e gradevoli le due ore di spettacolo-convegno. ‘Il sentimento’ di R. Boscovik andato in scena al Teatro Guglielmi lunedì sera, ha il merito di aver amalgamato insieme storia, scienza, geografia, musica e recitazione in un perfetto dosaggio nei tempi e nei modi. E di aver avvicinato idealmente  territori distinti ma non così diversi tra loro: in platea c’era pubblico di Massa, di Forte dei Marmi, di Carrara. Circa trecento persone in tutto, ad applaudire scienziati, studiosi, attori e giovanissimi musicisti che si sono avvicendati sul palco per raccontare la ratio di un porto in territorio apuano ieri e oggi, prima davanti all’insabbiamento, ora davanti all’erosione. Mesi di preparazione per curare regia, i brani, scaletta musicale, scaletta degli interventi: insomma un grande sforzo dei Paladini apuoversiliesi guidati dalla loro presidente, il deus ex machina di tutto questo, Orietta Colacicco esperta di comunicazione emozionale. Occhi fissi sulle immagini, orecchie aperte, incredibile costante silenzio, non un colpo di tosse, neanche un mormorio. Certamente hanno capito che rischio si sta correndo, nello scorrere di più di 100 immagini che ritraggono lo stato del litorale negli anni ‘30 ‘40 ‘50 accanto a quelle scattate nello stesso punto oggi. Spiagge che tutti vogliono siano sistemate, ricreate. Lo spettacolo parte dalla lettura del piano che i Paladini hanno acquisito in Archivio di Stato a Massa e trascritto. “Che non è una relazione sul porto, ma è un piano di sviluppo commissionato al conte Lizzoli dal Vice Presidente della Repubblica Italica nel 1802, completo di osservazioni sulla aliquota delle imposte dirette, sullo sviluppo dell’agricoltura sull’opportunità di una strada per il commercio verso la Lombardia e di considerazioni sui sostegni all’arte e sulla fattibilità e produttività di un porto o di una sempre pesando “convenienze e sconvenienze” “ aveva ricordato più volte Orietta Colacicco nei giorni scorsi. Nella prima parte dello spettacolo che fa riferimento alla scienza di ieri, il piano i cui fogli con le scritte svolazzanti dell’epoca è stato proiettato e letto integralmente dagli attori di Arca Azzurra Teatro Andrea Costagli, Dimitri Frosali e Massimo Salvianti. Ad aprire e chiudere: i madrigali di Monteverdi E mormoran l’onde, su testo di Torquato Tasso, e il madrigale di Cipriano da Rore sui versi del Canzoniere del Petrarca. Interpreti l’Ensemble di Musica antica. Poi si è svolto un talk show con docenti universitari e condotto da Orietta Colacicco, scandito dagli stacchi musicali eseguiti dagli Studenti del Liceo Musicale Felice Palma di Massa e dagli allievi del Centro Studi Musicali di Forte dei Marmi. ll professor Guzzardi della Statale di Milano ha illustrato la figura di Boscovich, lo scienziato noto anche per le perizie sui porti di Savona, Rimini e Viareggio, che intorno al 1760 disse “il duca Francesco III d’Este è stato ingannato”, il porto non si può fare, si insabbierà sempre. Doverosa la domanda al professor Giovanni Sarti della Facoltà di scienze della Terra di Pisa su come si passa da insabbiamento a erosione, le cui cause principali – ha spiegato lo studioso – sono il saccheggio del Magra per costruire strade e l’interferenza del porto che sin dal suo sorgere negli anni ‘20 e ‘30 del secolo scorso ha sviluppato il fenomeno erosivo. Quali le soluzioni, è stato allora chiesto al professor Mauro Rosi, già ordinario di scienze della Terra a Pisa, che oltre al ripascimento ha chiaramente affermato essere necessarie opere strutturali, insomma le barriere in mare. Da ultimo secondo il professor Paolo Ricotti, dell’Università della Bicocca di Milano, fondatore di Planet life Economy Foundation, applaudito a scena aperta, il documento è straordinario, perché è un esempio vero di piano di sostenibilità che punta al benessere e alla felicità dei cittadini, scritto due secoli fa, come dovrebbe essere fatto oggi, pesando “convenienze e sconvenienze” di un porto, rispetto per esempio allo sviluppo dell’agricoltura e del commercio delle sue eccellenze, come le cipolle e i “melloni”. Il perché di tanti giovani musicisti? Lo dice Orietta Colacicco in chiusura, salutando: “Perché noi lavoriamo e ci battiamo per il futuro delle nuove generazioni e “Alla prossima faremo meglio” perché non è finita, i Paladini ci sono, si battono costantemente e hanno un seguito molto più elevato di quello che si possa pensare. Nasce da questo lavoro un monito e un appello a chi deve prendere le decisioni migliori, ponderando bene perché nessuno vuole ulteriore disastri. Il porto c’è non vogliamo certo che sia demolito, come quello del 1760, ma non vogliamo che l’ampliamento produca ulteriori problemi. La costa apuoversiliese è in sofferenza, con l’aumento dell’erosione morirebbe”.

Intanto in platea c’era gran parte della Giunta di Massa, rappresentanti dell’amministrazione fortemarmina, c’era qualcuno dell’opposizione sia di Massa che di Carrara e alcuni ambientalisti carraresi, tra cui Paola Antonioli di Legambiente. Orietta Colacicco infatti non ha trascurato di ricordare la questione tanto cara agli ecologisti carraresi: con l’ampliamento del porto molti temono l’aggravarsi del rischio idrogeologico alla foce del Carrione.

“Mi è piaciuto Lizzoli, il modo di leggere dell’attore: abbiamo saputo di cose accadute centinaia di anni fa: lo sapevano già duecento anni fa che era sconsigliabile fare il porto e lo stanno riscoprendo adesso” risponde alla Voce Apuana uno spettatore di Marina di Massa, uscendo. “A me è piaciuto l’ultimo intervento, quello di Ricotti: perché ha parlato del bene comune”, risponde una signora. “Lo spettacolo ha esaltato moltissimo come antichi studi e conoscenze siano attuali ed è abbastanza allarmante che 200 anni fa si parlasse già di queste cose in modo diverso ma per lo stesso argomento” commenta un altro spettatore massese.

C’è poi chi mette l’accento sul format della serata: “A me è piaciuta la forma dello spettacolo, unito alla cultura c’è la problematica. E’ una formula molto intelligente e può avere molta eco. Torno a casa con la speranza che continuino con questa forma e che tocchi sempre più le autorità. Sono di Forte dei Marmi e il problema sta arrivando seriamente”.

“E’ un approfondimento storico che non conoscevamo: non sapevo che si parlava di fare un porto. Comunque questo porto non s’ha da fare” scherza un gruppetto di amici.

“Sono venuta perché credo  che sia sempre bene ascoltare. Quando riesco vado ovunque possa raccogliere informazioni. Mi è sembrato uno spettacolo interessante anche se penso esista un elenco di concause che hanno portato all’erosione, il porto è in parte ma poi c’è tutta una serie di cose aggiuntive. Però va bene così, credo che questa sera sia stata data una impronta” commenta uscendo anche la consigliera del Polo Progressista e di  Sinistra di Massa Daniela Bennati.

“Proprio un convegno spettacolo dal carattere originale sia per la sua composizione che per volontà di trasmettere certe conoscenze e informazioni in forma di spettacolo – ci dice il suo pensiero il sindaco Francesco Persiani -. Poi c’è la parte storica molto affascinante, di ricerca e poi la parte attuale basata sugli studiosi che hanno portato contributi importanti che guardano anche al futuro, quindi alla sostenibilità. ll fatto che si sia messo in evidenza che i territori sono legati insieme e che non si può parlare di infrastrutture se non  si parla anche di una comunità che deve vivere e deve essere felice nel benessere. Per non parlare dei giovani artisti che hanno arricchito questa serata  con esibizioni e  scelte musicali particolari. Chi ha assistito questa sera allo spettacolo si porterà a casa qualcosa di importante, di crescita personale e culturale. Complimenti ai Paladini: noi ci abbiamo creduto mettendo a disposizione questa magnifica sede”.

Per chi non lo avesse visto o volesse rivederlo, il Convegno in forma di spettacolo, ripreso integralmente da NOI TV, andrà in onda il 15 Maggio 2024 alle 21,30 sul canale 12 o in streaming.