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Il progetto Erasmus+ unisce l’Istituto Tacca, il liceo Artistico e l’Accademia alla Francia foto

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CARRARA – A partire da martedì 30 aprile fino al 16 maggio il Liceo Artistico ospiterà nell’ambito dei progetti di partenariato Erasmus+ cinque studenti e quattro insegnanti provenienti dalla città di Limoges nella Francia
occidentale, famosa per la sua pregiata porcellana. «È la prima volta che l’Istituto Tacca è coinvolto in un
progetto così importante ed impegnativo con un paese straniero. – riferisce la dirigente del Polo Artistico professoressa Ilaria Zolesi – L’obiettivo sarà quello di permettere agli studenti stranieri attraverso un lavoro sinergico anche all’interno delle aziende del marmo, di accrescere la qualità e la pertinenza delle loro attività ed in questo caso il taglio della pietra, il marmo di Carrara».

Tre di questi studenti avranno l’opportunità di essere seguiti presso lo Studio d’Arte e Scultura-Monfroni per il
taglio e scultura su pietra, ma anche da alcuni docenti dell’Istituto Tacca, quali il professor Ambrosini Marco ed il professor Nicoli Andrea che favoriranno la cooperazione degli alunni dell’Istituto Tacca con i partners francesi. Due tra gli studenti francesi, invece, saranno anche ospitati presso l’Accademia di Belle Arti ed affiancati dal prof. Ciro Rispoli per quanto concerne le Tecniche e Tecnologie della Decorazione. Il progetto, dalle sue fasi embrionali alla pianificazione delle attività per l’intero periodo, è stato portato avanti dalla referente e docente di lingua inglese professoressa Ornella Traversa, supportata dal team di dipartimento composto dalle insegnanti professoresse Amalia Auriemma e Raluca Tomescu, dalla responsabile della sede Tacca (Scuola del Marmo) Francesca Sandrini e da diversi colleghi delle materie di indirizzo, profesoressa Doriana Guadalaxara e Tiziana Corbani che nella prima settimana seguiranno gli studenti nel campo del disegno dal vero e della cromatologia.

La professoressa Traversa che ha stilato l’iter progettuale, ne sottolinea l’importanza riferendo: «I partenariati aumentano la capacità di operare congiuntamente a livello transnazionale, favorendo l’internalizzazione delle attività, scambiando e sviluppando nuove pratiche e nuovi metodi. Un buon partenariato non si inventa, è il risultato di un lavoro pregresso, di un costante scambio di informazioni. È necessario un serio lavoro di squadra tra colleghi ed anche tra studenti interni alla scuola che si renderanno disponibili nelle uscite didattiche previste sul territorio dove la lingua veicolante sarà l’inglese. Certamente non mancherà la creatività e lo spirito artistico che ha sempre caratterizzato la nostra scuola, ma la mission principale sarà la ricaduta sui nostri studenti, sulla loro crescita personale, culturale e relazionale. Insomma, non sono solo gli studenti ed i docenti a crescere, ma la scuola nel suo complesso che cresce grazie alla progettazione europea».

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