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Carrara, aggiornamento bonifiche in Consiglio. «Confermata mortalità in eccesso nei Comuni Sin»

«A Massa Sogesid ha già affidato i lavori e a Carrara ha chiesto un supplemneto di indagini».

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CARRARA – E’ stato un Consiglio comunale focalizzato sulla salute e sulla sanità, quello dell’altra sera a piazza II Giugno. A mettere l’accento sulla preoccupante situazione descritta dagli ultimi studi di Sentieri circa la percentuale di mortalità e di neoplasie sviluppate tra i residenti del nostro territorio dove si trovano le aree Sin e Sir, è stata la consigliera di opposizione Maria Mattei. “Vorrei sapere – ha preso la parola la consigliera – quali provvedimenti ha preso o ha intenzione di prendere l’amministrazione in attuazione di azioni a tutela del miglioramento e controllo della salute delle popolazione residenti in aree Sin. Premesso che il 6° studio di Sentieri ha confermato i dati di  mortalità in eccesso per i Comuni Sin di Carrara e Massa, che i dati comprovano l’eccesso di mortalità prematura rispetto alla media regionale, per malattie croniche, dei decessi per tumori all’apparato digerente e per malattie cardiovascolari in giovani adulti, con eccesso di leucemie e tumori dell’encefalo: si ribadisce il ruolo fondamentale delle esposizioni ambientali derivanti dalle lavorazioni della ex zona industriale apuana e un profilo di salute peggiore per i cittadini rispetto a quello della Regione con eccesso di mortalità del 15% in più rispetto alla media regionale. Si consiglia quindi di procedere al più presto alle bonifiche e ad azioni di controllo, di fornire informazioni esaurienti alla popolazione, a partire  dai comitati dei cittadini. In base all’accordo  del 2020 tra Toscana, Asl, Arpat, altre autorità e Comuni sono stati definiti e messi in evidenza la necessità di analisi epidemiologiche. Chiedo se l’amministrazione sia a conoscenza di quali studi epidemiologici  sono stati realizzati, se il processo di raccolta di dati sanitari di Coreas ha ripreso e quale sia la situazione- chiede ancora la consigliera che informa tra l’altro come Sogesid sia in ritardo nel procedere all’affidamento dei lavori – di due zone a cui fa riferimento l’accordo di programma del 2018 per la rimodulazione degli interventi di messa in sicurezza: il cumulo N in area Ferroleghe ( si tratta di 2 bacini di lagunaggio di fanghi contenente cromoesavalente e metalli pesanti profondo 2 metri per 1200 mq, dove grava un cumulo di scarti di marmettola e di sostanza sabbiosa alto 18 metri e pesante diverse migliaia di ton quindi creando una  situazioni esplosiva rispetto alla sottostante falda) e qual è la situazione per viale da Verrazzano e via delle Pinete, zona residenziale  confermata zona critica per via di sostanze pericolose usate per riempimenti e per cui fu emessa ordinanza di divieto di coltivazione”.

“ Sulle bonifiche – ha risposto l’assessore all’Ambiente Moreno Lorenzini – Sogesid ( società in house del ministero) sta terminando la progettazione esecutiva: è notizia di oggi che abbiano chiesto di fare ulteriori indagini per 50 mila euro e poter definire così il progetto esecutivo. Abbiamo avuto un incontro – ha aggiornato l’assessore – sull’ inquinamento da polveri di pirite in via delle Pinete e viale da Verrazzano e in merito a quegli hotspot,  quei cumuli esagerati. Uno di questi verrà bonificato dell’Autorità portuale nella realizzazione della rotatoria del Waterfront, che porterà al porto. Ci sono stati alcuni incontri – ha proseguito Lorenzini – per capire come intervenire. Dove c’è l’area antropizzata e con molti edifici ci sarà un intervento di capping: si scaverà per poi inserire delle barriere ed evitare l’inquinamento della falda, mentre per le aree hotspot si procederà con la rimozione dell’inquinante. La Regione si è impegnata a sostenere questi progetti che su Massa sono già partiti mentre a Carrara partiranno dopo le ulteriori indagini. La questione è annosa. Su questi cumuli esagerati di inquinanti il problema è antico: c’erano dune che furono riempite in modo improprio di questi inquinanti. Quanto possiamo fare noi è fare pressione e  vigilare nell’esecuzione di questi lavori: oggi sembra comunque che le progettazioni esecutive siano in fase finale”.

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