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Una coperta «per ricucire gli strappi del passato». A Massa il ricordo degli eccidi nazifascisti foto

Ieri, nella piazzetta della Conca, è stato illustrato il progetto nel suo divenire. I quadrati vanno avanti per poter essere stesi il 25 aprile 2022, nel 77esimo anniversario della liberazione

MASSA – Fili di lana per ricucire gli strappi del passato e colorare un mondo nuovo. E’ stato un vero successo la “Coperta della pace di Massa Carrara” alla marcia Perugia-Assisi, oggetto di centinaia di scatti e anche di una intervista su Rai Tre. La coperta della pace ha suscitato  la curiosità di molti dei presenti alla marcia. “E’ stata fotografatissima – ha commentato Antonella Cappè, presente alla marcia con Stella Buratti,  Luca Marzario e altri rappresentati dell’Accademia apuana della pace -. Abbiamo voluto ringraziare le ideatrici di questo progetto”.

Con il motto di don Milani “I Care – Io ho cura”, la coperta ha accompagnato la lunga marcia della pace e della fraternità. Ieri, nella piazzetta della  Conca, luogo dove è nata, è stato illustrato il progetto nel suo divenire. La coperta è nata nel 2019 dall’idea di Patrizia Fazzi e della collega giornalista Angela Maria Fruzzetti, con l’obiettivo di ricordare gli eccidi nazifascisti che insanguinarono il territorio apuano nella lunga estate del 1944. E quel filo non si spezza, perché i quadrati vanno avanti per poter essere stesi il 25 aprile 2022, nel 77esimo anniversario della liberazione.  E nel cammino di quel filo di lana tante le storie che si sono costruite. Il progetto sul recupero della memoria promosso dai Fanti valenti di Forno, è nato  proprio sul filo di lana della coperta della pace. “E’  dai racconti delle donne di Forno, che hanno partecipato all’iniziativa della Coperta, testimoni dell’eccidio, che  abbiamo iniziato il nostro progetto – spiega Maria Tonarelli, portavoce del gruppo che ha donato una coperta alla casa della Memoria e della Pace di Lucca  -. Ricordo infatti la prima giornata dedicata all’unione dei primi quadrati, in piazza San Vittorio, quando Anna e Domenica, mentre ricamavamo, ci raccontavano i loro ricordi”. Memorie intessute, ricucite per recuperare il filo della storia affinchè dagli errori del passato si possa costruire un futuro di pace.

“Anche se da noi non ci sono più guerre – ha aggiunto Cappè –  non dobbiamo dimenticare chi soffre. Dobbiamo avere la consapevolezza che, essere partigiani oggi,  significa applicare la nostra Costituzione che è contro ogni guerra”.  La coperta della pace ha conquistato anche la Lunigiana: “Aderiamo con onore e con convinzione a questo progetto importante  – è il commento di Marina Pratici, delegata alla cultura del Comune di Aulla – che persegue quei valori primari che dovrebbero essere paradigma di ogni società degna di definirsi civile”.

La coperta, dunque, prosegue il suo cammino e l’invito delle organizzatrici è quello di continuare a realizzare i quadrati della pace: “E’ nostro obiettivo coinvolgere anche le scuole – riferiscono Fruzzetti e Fazzi – così come è stato fatto con Bergiola Foscalina dove sono state coinvolte anche le famiglie per ricordare l’eccidio nazifascista del 16 settembre 1944.  Ogni coperta può portare il nome di  un luogo della memoria oppure di una persona che ha perso la vita per la pace”.  Per ulteriori informazioni  rivolgersi a al negozio Sartinarte alla Conca, centro storico di Massa, città per la Pace.