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Massese, Rino Lavezzini è il nuovo allenatore: «Questa piazza vive di calcio, ecco perchè l’ho scelta»

Era già stato allo guida dei bianconeri nel '97-'98, in Serie D. Per lui si tratta di una prima volta in Eccellenza: «Dispiace per chi c'era prima perchè ci teneva, l'ho chiamato per ringraziarlo del lavoro svolto. Dobbiamo portare tranquillità, senza fare promesse»

MASSA – La sconfitta nel derby di sabato 6 novembre sul campo della San Marco Avenza ha gettato la Massese nel baratro. Prima il confrontro acceso con i tifosi, avvenuto lunedì 8 novembre allo stadio “Vitali”, poi le dimissioni in serie dell’allenatore Matteo Gassani, del direttore generale Dario Pantera e di alcuni membri del consiglio d’amministrazione. Una vera e propria tempesta che aveva lasciato la squadra senza timoniere, alla vigilia degli ottavi di finale di Coppa Italia da giocare sul terreno del River Pieve e a pochi giorni dalla delicata trasferta di Montecatini. Tra comunicati ufficiali e le preoccupazioni dei cittadini e tifosi locali, i restanti dirigenti bianconeri hanno continuato a svolgere il proprio lavoro per garantire alla gloriosa società apuana un futuro in acque più tranquille. E quest’oggi, dopo le indiscrezioni della mattinata, è stato presentato il nuovo allenatore: Rino Lavezzini.

Classe 1952, quello di Lavezzini è un ritorno. L’esperto allenatore nativo di Fidenza era già stato alla guida della Massese nella travagliata stagione 1997-1998, in Serie D, dopo due anni in C1 a Carrara e prima di iniziare una lunga carriera divisa tra professionisti e Serie D, con una parentesi in Serie B al Genoa. Insomma, dopo una settimana di autogestione, Zambarda e compagni possono contare sull’esperienza del nuovo mister per cercare di riportare il sereno sotto le apuane, dopo un inizio di stagione al di sotto delle aspettative.

Presentato nelle sale dello stadio “Gian Piero Vitali”, Lavezzini ha commentato così il suo ritorno in bianconero:«Non me lo sarei mai aspettato, conoscendo un po’ l’ambiente e la società. Questa è un’occasione prima di tutto perchè Massa è una citta importante che ha bisogno di calcio. Qui si vive di calcio, lasciamo stare la categoria che non compete a una società come questa. Ero già stato qui nel ’97-’98, ho degli amici. Sono vicino a casa, sto bene. Una scelta per la piazza, per gli amici che ho qua. A me le cose difficili piacciono. Normale che se subentro la squadra non va bene sicuramente, devi cercare di fare qualcosa di diverso. Mi dispiace per chi c’era prima perchè so che ci teneva molto ed è anche un amico. L’ho chiamato e l’ho ringraziato per il lavoro svolto. Non si possono stravolgere le cose. Dobbiamo guardare tanti aspetti. I vecchi li conosco tutti e secondo me sono degli ottimi giocatori per questa categoria, in questi giorni avrò modo di vederli. Dovremmo allenarci un po’ di più».

E sulla squadra che confronterà solo questa sera, dice:«Quello che possiamo dare, in questo momento, è la tranquillità e un cambiamento a livello morale. Il cambio di allenatore dispiace, ma sicuramente può dare una scossa. Se facciamo un grosso risultato domenica il merito va dato a chi è stato qui prima di noi. Non voglio cambiare più di tanto perchè non c’è stato nemmeno il tempo. La prima cosa di cui parleremo è che fra un mese esatto apre il mercato e qui valuteremo chi merita e chi non merita. Io esigo tanto da me stesso e quindi anche di più dai miei giocatori. Giocare a questi livelli deve essere fatto per passione. In questo mese valuteremo di cosa c’è bisogno, ma voglio vedere ragazzi che bagnano la maglia. Questo vogliono i tifosi di questa piazza. Se uno può dar cento e ha dato cento non si può chiedere di più. I ragazzi hanno sentito la responsabilità e hanno capito il momento di difficoltà che sta affrontando la piazza. La classifica è molto corta e non impossibile da stravolgere, ma dobbiamo lavorare tanto».

«Io non ho chiesto niente alla società perchè penso che chi è andato via e chi è rimasto sono persone che hanno a cuore la squadra e che faranno tutti i sacrifici per portare a termine tutto. – ha chiuso Lavezzini – La Massese va avanti e farà di tutto per cercare di arrivare dove vogliamo arrivare, senza promettere niente. Noi dobbiamo creare un gruppo che vuol vincere».