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Gubbio 4-0 Carrarese, le pagelle: Doumbia e D’Auria inventano, ma non basta. Sconfitta troppo severa

FUORI PROVINCIA – Si interrompe a Gubbio la striscia di tre risultati utili consecutivi della Carrarese (un pareggio e due vittorie). Il risultato maturato allo stadio Pietro Barbetti non rispecchia i valori visti in campo ma certifica alcune caratteristiche delle due squadre: Gubbio solido e cinico, Carrarese bella ma poco determinata sia difensivamente che offensivamente. Dopo un avvio a tinte azzurre caratterizzato dalla conclusione di Tunjov e dal tiro-cross di Mazzarani sul quale Infantino arriva in ritardo per poco, alla prima vera occasione i padroni di casa passano in vantaggio con Bulevardi. Il centrocampista rossoblù sfrutta la corta respinta di Mazzini sul rasoterra di Fantacci e da due passi insacca. La Carrarese non demorde e tiene il possesso palla ma sugli sviluppi di un corner a favore del Gubbio, dopo un miracolo di Mazzini, si accende una mischia in area di rigore e ne esce vincitore Aurelio che di testa raddoppia. Nella ripresa mister Di Natale cambia gli interpreti offensivi ed i suoi uomini creano diverse palle goal: prima Imperiale, solo in area di rigore, calcia incredibilmente a lato non sfruttando un assist perfetto di Doumbia dalla destra, poi D’Auria al limite dell’area si gira in un fazzoletto e fa partire un destro potente ma la sfera, a Ghidotti battuto, sbatte sul palo alla destra di quest’ultimo. Sul finire del match gli azzurri calano fisicamente e mentalmente lasciando spazi ai padroni di casa che realizzano altre due reti. Oukhadda si inventa un goal pazzesco: sassata di destro che si infila sotto all’incrocio dei pali alla sinistra di Mazzini. In pieno recupero c’è gloria anche per Spalluto che a pochi passi dall’estremo portiere azzurro trova il poker.

I voti agli azzurri:

MAZZINI 5: la prima da titolare se la immaginava sicuramente diversa: goffo il suo intervento sulla conclusione di Fantacci che porta al tap-in di Bulevardi.

GRASSINI 5: tanta corsa ma come sempre poca precisione e poca efficacia nel momento del decisivo; i suoi cross difficilmente impensieriscono i difensori rossoblù e sono giocabili per i compagni.

ROTA 5,5: gioca una discreta partita; ogni tanto si intestardisce nel dribbling in uscita creando qualche patema. Molla la presa dimostrando poca reattività in occasione della rete del 4 a 0 di Spalluto.

KALAJ 5,5: soffre il posizionamento nel ruolo di centrale di sinistra soprattutto in fase di uscita. Ha di fronte a sé un avversario ostico come Sarao che lo mette in difficoltà sul piano della fisicità.

IMPERIALE 5: l’unico a non giovare mai del turn over e comincia a risentirne da un punto di vista sia fisico che mentale. Manca di lucidità in diverse occasioni ma soprattutto quando ad inizio ripresa si trova solo in area di rigore e si divora la rete che avrebbe riaperto il match calciando incredibilmente fuori con il mancino.

PASCIUTI 5: schierato mezzala destra al posto di Battistella accompagna poco la manovra. Si limita a giocate semplici.

LUCI 6,5: il play azzurro è l’ultimo a mollare. Nella ripresa regge quasi da solo il centrocampo con la squadra volta all’attacco; riesce a schermare ogni ripartenza eugubina.

TUNJOV 5: si mette in mostra nei primissimi minuti di gioco con una conclusione potente e centrale; dopodiché il nulla: impreciso negli scambi, ripetutamente anticipato dal diretto avversario.

MAZZARANI 6: mostra segnali di crescita partecipando più attivamente alla manovra offensiva azzurra. Si inventa un tiro-cross che per poco Infantino non intercetta per timbrare il tabellino. Costretto ad uscire anzitempo per un problema fisico nel primo tempo.

INFANTINO 5: non si discute sotto l’aspetto dell’impegno; prova a lottare tra gli arcigni difensori rossoblù, ma eccetto una serpentina conclusa con un tiro che sfiora il palo, non crea altri pericoli. Pare un giocatore non adatto al progetto tecnico tattico di questa Carrarese.

ENERGE 5: premiato per la splendida rete contro la Pistoiese con una maglia da titolare, questa volta non rispetta le attese. Sempre raddoppiato dagli avversari non riesce ad accendersi e nemmeno prova a trovare una zona di campo per uscire dalla stringente copertura.

BRAMANTE 6: sostituisce l’infortunato Mazzarani a pochi minuti dal termine della prima frazione di gioco. Nella ripresa crea di diversi pericoli con le sue incursioni palla al piede e con una conclusione mancina che impegna Ghidotti.

DOUMBIA 6,5: il suo ingresso dà al reparto offensivo sia fisicità che dinamismo: riesce a far salire la squadra coprendo bene la sfera quando è in suo possesso e soprattutto impensierisce la retroguardia di casa con secchi dribbling e cross forti e tagliati.

D’AURIA 6,5: è il più pericoloso dell’attacco apuano. Ha la personalità di abbassarsi a prendere palla ed a smistarla a destra ed a sinistra. Questa volta è il palo a negargli la gioia del goal; la sua conclusione potente non avrebbe lasciato scampo al portiere rossoblù.

BATTISTELLA 5,5: schierato come mediano al fianco di Luci, non prende le giuste misure agli avversari ed in alcuni frangenti è in ritardo negli interventi. Meglio nel classico ruolo di mezzala destra con licenza di inserirsi.

GALLIGANI 6: pochi minuti ma ben giocati. Mostra personalità soprattutto nel voler dribblare il diretto avversario per creare superiorità numerica.

DI NATALE 5: partita dopo partita la sua mano si vede sempre più, soprattutto offensivamente parlando, vista la mole di gioco creata. Però ci sono ancora aspetti da migliorare come la determinazione nel liberare l’area di rigore in situazioni pericolose, la cattiveria sui calci piazzati avversari e la concretizzazione delle palle goal. Occorre eliminare i cali mentali sul finire del match per evitare imbarcate come quella di oggi o come quelle passate di Siena e Reggio Emilia. Sebbene la sua squadra debba giocare tre partite in sette giorni, è discutibile la scelta di lasciare fuori Doumbia e D’Auria che nelle ultime settimane appaiono essere i giocatori più in forma e più pericolosi dell’attacco azzurro.