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Carrarese eSports, il difensore diciottenne Bertolucci: “Portare avanti il sogno di mio padre ma a modo mio”

Grazie al tesseramento con ASD Sportivamente, che gestisce il progetto di Carrarese Calcio 1908, il ragazzo ha potuto beneficiare di crediti scolastici

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Buon momento per la Carrarese eSports, progetto Carrarese Calcio 1908 gestito dalla ASD Sportivamente del presidente Gianluca Matelli. Gli azzurri virtuali sponsorizzati da SiLu’s Planet Computers & Videogames sono quinti in classifica in Serie C VPL e sesti in Serie A AFC, con sette vittorie nella ultime otto gare. Meno bene in Serie C VPG dove Morabito e compagni gravitano nella parte bassa della classifica, in tredicesima posizione, ma mercoledì sera hanno trovato una grande vittoria contro la prima della classe Reghium MDG (video della gara).

Ai nostri microfoni uno dei migliori per rendimento di questa prima parte di stagione, il difensore centrale classe 2002 Giacomo Bertolucci (NN UCHIHA_JACK) che oltre all’onore di giocare per una squadra professionistica ha potuto beneficiare della sua carriera eSportiva anche a livello scolastico. Un’intervista molto interessante che mette in luce i lati nobili degli sport elettronici.

Giacomo sei uno dei difensori centrali della Carrarese eSports a soli 18 anni. Raccontaci il tuo percorso per arrivare a questi livelli importanti…
Ho iniziato con un gruppo di amici come ala sinistra, il ruolo che mi piace fare nella realtà. Poi sono entrato nel mio primo club competitivo quando avevo ancora 15 anni e sono stato messo come esterno di centrocampo in un modulo a tre. Questo mi ha portato a scoprire attitudini difensive che pensavo di non avere, inizialmente come terzino poi come difensore centrale. Per farmi conoscere nel panorama pro club è “bastato” restare sempre al mio posto: quando il capitano mi teneva fuori seguivo ed incitavo chi giocava, quando toccava a me davo tutto quello che potevo. Così sono migliorato e ho potuto permettermi di fronteggiare giocatori di altissimo livello, uno su tutti xArberVeliu.

In questa stagione partita così e così le cose stanno andando meglio. Siete in lotta in due competizioni (VPL e AFC) e in ripresa in VPG. Soddisfatti?
Ovviamente vogliamo di più, questa squadra merita il top, solo per il blasone a livello nazionale di una società come la Carrarese. Poi anche e soprattutto per il livello tecnico presente in rosa, abbiamo giocatori che troverebbero molto spazio in leghe più alte e un ragazzo più giovane di me con un potenziale molto grande, più di quanto anche lui possa immaginare.

Come è andata la vittoria con la prima in classifica in VPG?
Non posso dare pareri dal campo, non avendo giocato perchè non stavo al meglio fisicamente. Posso dire che guardando la live streaming è emersa la qualità della squadra e colgo l’occasione per fare i complimenti ai miei compagni di reparto che ieri sono stati parte attiva della vittoria. Poi ci sono state anche imperfezioni sulle quali lavorare ma siamo sulla buona strada.

Tu sei un difensore centrale, spiegaci la difficoltà del tuo ruolo…
Sono solo quattro mesi che faccio il difensore centrale “a tempo pieno” ma posso già affermare che tutte le partite vanno giocate con un grado di concentrazione molto alto. Come nel calcio vero un errore, anche minimo, lo paghi e purtroppo anche recentemente l’ho vissuto sulla mia pelle, l’importante è farne tesoro per uscirne sempre più forte.

Sappiamo che questo “divertimento” ti è stato utile anche a livello scolastico. Puoi spiegarci in che modo?
Si, mi è stato utile sia a livello didattico, con l’ottenimento di un credito grazie al tesseramento ACSI concessomi dal presidente, che a livello caratteriale, questo sport mi ha tirato su da un periodo brutto dove avevo perso la voglia di fare quasi tutto. Spero in futuro di poter organizzare qualche evento in collaborazione con la scuola per far divertire e scoprire questa modalità di FIFA 21.

Sentite la pressione di giocare per una squadra professionistica importante come la carrarese?
Ovviamente si percepisce un po’ di pressione, il lavoro che la Carrarese sta facendo per noi è maggiore rispetto al 90% delle multigaming presenti nel mondo del pro club italiano. Ovviamente chi è toscano e soprattutto carrarino sente ancor più attaccamento verso la maglia. Io abito a Sarzana ma avendo padre originario di Carrara, che sognava di giocare nella Carrarese, sento una motivazione ancora maggiore, sento di portare avanti il suo sogno, nel suo ruolo, ma a modo mio.

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