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Barbarasco, Ruggeri: "Il problema non sono i soldi o i giocatori"

L'ex dirigente granata dopo un lungo silenzio si è espresso tramite il proprio profilo Facebook

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    Annuncio a cuore aperto di Alessandro Ruggeri, da diversi lustri prima giocatore poi dirigente e factotum della sodalizio granatablu. Nella passata stagione alla fine del girone di andata i lunigianesi alzavano bandiera bianca al campionato di seconda categoria, poi un inevitabile silenzio prorogato dal Covid. Oggi l’appassionato Ruggeri si è espresso tramite il proprio profilo Facebook, con una lunga dichiarazione nella quale mette in evidenza un’importante mancanza che causa problemi e discrasie all’interno delle società

    “Mi sono sempre dichiarato il primo tifoso dell’U.s. Barbarasco, sia da giocatore che da dirigente… con più di 250 presenze con questa maglia, ma anche da dirigente ci tenevo che i giocatori fossero sempre ben vestiti, trovassero il campo sempre verde e l’erba sempre tagliata, i palloni sempre gonfi, spogliati tenuti bene, le porte verniciate a nuovo. Spesso la cena pagata e l’aperitivo al bar offerto il te’ caldo d’inverno… ma cosa più importante il divertimento assicurato… questo e sempre stato il mio obbiettivo, convinto che con il tempo i risultati poi arrivano… credo che l’avventura del Barbarasco per adesso sia al capolinea. La causa principale, che e’ poi alla base di tutte le società, è la mancanza di persone all’interno della squadra, non principalmente di soldi o giocatori come alcuni hanno pensato. Ci sono molte società in Lunigiana che hanno bisogno di aiuto a livello di personale e che si trovano in crisi, mi auguro che risolvano i loro problemi e faccio il tifo per loro, perché detto fra noi dellaSerie A e del loro calcio dei gran soldi mi interessa relativamente, ma ci tengo che i vostri figli un giorno possano giocare a Monti, Podenzana, Barbarasco, Monzone, Filattiera, Fivizzano, Pallerone, Mulazzo, Serricciolo e tante altre… il nostro e’ il vero calcio. Sicuramente ho imparato più dagli errori fatti e dalle sconfitte, contento anche dei successi ottenuti e dei campionati fatti… i ringraziamenti sono d’obbligo per tutti i giocatori dirigenti e giocatori che hanno parte dei nostri colori, chi più chi meno hanno dato un grosso contributo, li ringrazio di cuore. Parlando dell’ultima stagione passata voglio citare i giocatori che hanno tenuto fino in fondo e vi assicuro che non e’ stato facile, così come ringrazio mister Dario Giorgi che nonostante tutte le problematiche della stagione e’ il grave lutto con la scomparsa del padre e rimasto fino in fondo con grande impegno e professionalità. Ringrazio Pietro Uberti dirigente storico ma devo ringraziare mio padre Ino e mia madre Sara senza di loro non avrei ottenuto i risultati che volevo… grazie si cuore. Concludo dicendo molte persone in primis i politici hanno un seconda casa al mare o in montagna… la mia seconda casa erano gli spogliatoi del Barbarasco, il campo da calcio il mio giardino, in futuro chissà… comunque sempre forza Barbarasco.”

    Nella il figlio Alessandro e Ino.

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