LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

Allenamenti collettivi, ecco il protocollo aggiornato

In attesa del consiglio federale del 20 maggio. Dilettanti verso lo stop

Più informazioni su

La Commissione Medico-Scientifica della Figc ha aggiornato il protocollo per la ripresa degli allenamenti collettivi delle squadre di calcio professionistiche e degli arbitri che ripartiranno il 18 maggio.

Si terrà poi il prossimo mercoledì 20 maggio l’atteso Consiglio Federale della Figc, che inizialmente era stato messo in programma per l’8, grazie al quale si dovrebbe sapere il destino del calcio italiano, dalla Serie A alle Categorie. Come detto più volte, per quanto riguarda la Lega Nazionale Dilettanti le probabilità di ripresa sono ormai nulle, si aspettano con il consiglio Federale l’ufficialità e soprattutto modalità di stop.

Di seguito i dettagli contenuti nel protocollo diviso in 20 punti (fonte sport.sky.it):

1) La società sportiva dovrà identificare il luogo di ripresa degli allenamenti collettivi, che siano di proprietà del club o acquistati per uso esclusivo. Sarà assicurata la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica di tutti i locali, dotando il personale sanitario e di supporto di dispositivi di protezione individuale, oltre a garantire la valutazione dei profili psicologici e motivazionali.

2) La società dovrà identificare il ‘gruppo squadra’, ovvero coloro che dovranno necessariamente operare a stretto contatto tra di loro. Ognuno dovrà sottoporsi alle procedure di screening (anamnesi accurata, visita clinica, 2 tamponi rapidi a distanza di 24 ore e test sierologici)

3) Successivamente lo scenario potenziale del ‘gruppo squadra’ potrà essere:

* calciatori e staff GUARITI che hanno avuto una malattia conclamata con interessamento respiratorio
* calciatori e staff GUARITI che hanno avuto una malattia lieve o asintomatica
* calciatori e staff con anamnesi negativa e negatività nei test

4) I primi due gruppi devono sottoporsi ad esami aggiuntivi. Qualora un soggetto risulti positivo al Covid-19 dovrà immediatamente isolarsi dal resto del gruppo e seguire le procedure previste. I due tamponi in 24 ore e il test sierologico dovranno essere ripetuti all’inizio della seconda settimana

5) L’approvvigionamento dei test molecolari sarà esclusivamente a carico delle società. Al responsabile sanitario è affidato il compito di monitorare il gruppo, valutandoli costantemente e fornendo informazioni sui comportamenti da adottare. Queste indicazioni valgono per le prime 2 settimane, con possibile estensione alla terza: dovranno essere rispettate sotto la responsabilità del medico sociale

6) La prima settimana sarà riservata alla prosecuzione dell’allenamento individuale, alla tecnica individuale e di gruppo, con sedute all’aperto e gruppi di massimo 7-8 giocatori. Allenatore e staff tecnico indosseranno mascherina e guanti, mantenendo una distanza di almeno 2 metri. L’uso della palestra, almeno per la prima fase, dovrà essere ridotto all’essenziale e seguendo le precauzioni del caso

7) Nella fase successiva si passerà ad una progressione del lavoro tecnico, con l’inserimento graduale di esercizi specifici e di gruppo fino alle partitelle. In questa seconda settimana lo staff tecnico potrà non indossare mascherine protettive e guanti

8) Negli spogliatoi dovrà essere garantito il distanziamento dei giocatori di almeno 2 metri: in caso non fosse possibile, andrà scaglionato l’ingresso. Considerando che l’ambiente delle docce, ricco di vapor acqueo, potrebbe favorire in via del tutto teorica la diffusione del virus, è preferibile fare le docce nelle singole camere

9) L’uso della sala medica, almeno nella prima settimana, dovrà essere programmato sotto il coordinamento del medico sociale e limitato alle reali necessità. Le postazioni dovranno garantire distanze di almeno 2 metri tra loro, oltre a disporre di materiale monouso e attrezzature sanificate dopo ogni seduta. Si raccomanda l’uso di mascherine, guanti e occhiali di protezione per il personale sanitario

10) Almeno nella prima settimana, si raccomanda di evitare riunioni interne se non strettamente indispensabili. In quel caso la partecipazione dovrà essere ridotta al minimo e garantendo sempre la distanza di almeno 2 metri. Se possibile le riunioni dovranno avvenire in spazi aperti, ma è consigliato l’impiego di piattaforme telematiche

11) Almeno nella prima settimana, si raccomanda di evitare riunioni interne se non strettamente indispensabili. In quel caso la partecipazione dovrà essere ridotta al minimo e garantendo sempre la distanza di almeno 2 metri. Se possibile le riunioni dovranno avvenire in spazi aperti, ma è consigliato l’impiego di piattaforme telematiche

12) Le persone provenienti dall’estero o da focolai d’infezione o che abbiano avuto negli ultimi 14 giorni contatti con un soggetto positivo, dovranno osservare un isolamento di 14 giorni prima della ripresa degli allenamenti collettivi

13) Se un calciatore avesse bisogno di recarsi pesso una struttura diagnostica esterna, per esami indispensabili, dovrà seguire precisi accorgimenti: il suo accompagnatore sarà il medico sociale o un delegato delle stesso, dotati entrambi di dispositivi di protezione individuali. La struttura sarà avvisata preventivamente per osservare la massima sicurezza

14) Nel caso in cui un soggetto risulti positivo al Covid-19, dovrà isolarsi immediamente in una stanza ben areata e chiusa, accessibile solo alle squadre di emergenza. Si dovrà provvedere, inoltre, alla pulizia e sanificazione generale

15) Da quel momento, si procederà così per gli altri componenti del ‘gruppo squadra’:

* isolamento di tutto il gruppo per 14 giorni
* ripristino delle misure più rigide e sospensione degli allenamenti collettivi fino alla ripetizione dei test molecolari e sierologici
* pulizia e sanificazione dei locali

L’intera delegazione sportiva rimarrà sotto la responsabilità dell’Autorità Sanitaria Locale

16) La società deve identificare le attività essenziali e stilare un elenco di persone che possono essere ammesse al luogo d’allenamento. Quelle non essenziali dovranno essere rinviate o svolte a distanza. Gli spostamenti interni dovranno essere limitati all’indispensabile. Sono annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione

17) Negli spogliatoi gli addetti ai materiali sportivi (dotati di DPI) dovranno separare i materiali puliti da quelli sporchi. I locali destinati a loro saranno interdetti a tutti i componenti del ‘gruppo squadra’. La distribuzione del materiale avverrà in maniera assolutamente distinta, con percorsi separati spazialmente e temporalmente

18) Il personale extra, ovvero tutti coloro che operano in orari diversi e non a contatto diretto con il ‘gruppo squadra’, non sarà sottoposto allo screening iniziale ma dovrà rispettare gli obblighi previsti dalle attuali e future normative. Il loro accesso al luogo di allenamento dovrà avvenire, tramite una zona filtro, solo in caso di provata e irrinunciabile necessità

19) Il personale ammesso avrà l’obbligo:

* di indossare mascherine e guanti
* di rimanere al proprio domicilio in caso di sintomi influenzali
* di isolarsi in una stanza se i sintomi compaiano durante l’orario di lavoro
* di rimanere al proprio domicilio qualora venga a sapere di essere stato in contatto con una persona positiva negli ultimi 14 giorni
* l’impegno a rispettare le disposizioni della società

20) Per l’accesso di fornitori esterni dovranno essere individuate procedure di ingresso, transito e uscita con modalità predefinite. Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto dovranno rimanere a bordo, mentre il trasportatore dovrà mantenersi a distanza minima. Saranno installati servizi igienici dedicati. in caso di improvvisi sintomi, infine, ci si dovrà isolare in una stanza areata e chiusa

Più informazioni su