«Sirene dalla B? Non ci penso. Qui possiamo toglierci soddisfazioni»

Carrarese, parola al terzino Simone Ciancio. «Dobbiamo migliorare nei risultati. Teniamo d'occhio Alessandria e Siena»

E’ iniziata la scorsa settimana e prosegue in questi giorni la preparazione della Carrarese in vista della trasferta di Alessandria, in programma per domenica. La sosta natalizia ha permesso agli azzurri non solo di ricaricare le batterie ma anche di fare mente locale su quanto prodotto nel girone di andata. 31 punti, un quinto posto e una seconda posizione distante 5 lunghezze. Numeri che offrono sicuramente diversi spunti di riflessione e un bilancio parziale che questa settimana la nostra Redazione ha scelto di commentare insieme al terzino azzurro Simone Ciancio:

Terminata la prima parte di stagione puoi trarre delle conclusioni sia a livello personale che collettivo. Parlando del tuo contributo, quanto ti senti soddisfatto? Credi di aver dato il 100% o che ti sia mancato qualcosa?
Personalmente potevo dare molto di più. Io solitamente non mi accontento mai. Sono arrivato a Carrara senza una preparazione e inizialmente ho fatto un po’ di fatica. Dopo aver ingranato credo di aver fatto una buona parte centrale del girone di andata, dopodiché sono calato nuovamente. Questa sosta ci voleva, è servita a farci “staccare” sia fisicamente che mentalmente, per poi ripartire con più forza e convinzione.

Riflettendo invece sui risultati della squadra, cosa ritieni ci sia da migliorare rispetto alla prima parte di campionato?
Dobbiamo migliorare soltanto sul piano dei risultati. Abbiamo lasciato diversi punti per strada e una squadra che vuole vincere non può permetterselo. Penso alle partite in casa contro Arezzo e Pianese, ad esempio, dove abbiamo buttato quattro punti pesanti, al pareggio di Gorgonzola contro la Giana Erminio e soprattutto alla sconfitta contro l’Albinoleffe. E’ vero che il calcio dà e toglie però, ripeto, questi sono punti che alla fine pesano.

L’alta classifica è molto corta e la Carrarese è in lotta per il secondo posto. Quali avversarie temi di più in questo girone di ritorno?
Ci troviamo quinti a -5 dal Pontedera, che si trova lì nonostante molti inizialmente pensassero che avrebbe fatto diversi punti meno di noi. Parliamo di una squadra molto compatta con ottime individualità, tra cui un ottimo attaccante, De Cenco, che sta facendo molto bene. Per quanto riguarda il Renate, mi piace come gioca. Diana, l’allenatore, sa mettere molto bene i suoi in campo. Tuttavia le squadre che temo di più e che dobbiamo tener d’occhio sono Alessandria e Siena. In ogni caso, noi abbiamo tutte le possibilità di arrivare secondi. Abbiamo anche recuperato gli infortunati, che ci daranno una grossa mano. Tutto dipenderà da noi.

Con quale spirito avete ripreso gli allenamenti dopo la sosta e, soprattutto, come sta andando la preparazione in vista di una trasferta difficile come quella di Alessandria?
Come dicevo prima, la sosta ci è servita. Finalmente abbiamo potuto staccare un po’ la spina e stare con le nostre famiglie. Il mister è un bel “martello pneumatico”, ma è giusto che sia così. Siamo rientrati con la voglia di riprenderci i punti persi, partendo da quelli contro la Pianese. Domenica andremo a giocare in un grande stadio contro una squadra attrezzata e costruita, come noi, per arrivare seconda. Direi che gli stimoli vengono da soli.

Una parola sul mercato di gennaio. Si parla di sirene dalla B e di interessamenti nei tuoi confronti da parte di alcune piazze di Serie C…
Mi è arrivata qualche voce, ma onestamente non ci penso. Ormai ho un po’ di esperienza e so che nel mercato di gennaio si conclude quasi sempre tutto negli ultimi giorni. Quello che posso dire è che qui sto benissimo, faccio parte di un gruppo vero che finalmente ha trovato la giusta coesione e compattezza. Durante i primi mesi ci conoscevamo poco e in questi casi è difficile mettere d’accordo 25 teste. Ora le cose vanno alla grande, e sappiamo che possiamo toglierci grossi sassi dalle scarpe. Si lavora bene, e questa è la cosa più importante. Abbiamo un sogno in comune e daremo il massimo tutti insieme per cercare di raggiungerlo.