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«Stadio, l’aumento della capienza deve essere una prorità»

Lo ha detto il consigliere Bottici nel corso del sopralluogo all'impianto sportivo da parte della commissione. L'architetto Bengasi fa il punto della situazione.

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E’ terminato da qualche ora il sopralluogo allo stadio dei Marmi da parte della Commissione Consiliare 5^. A fare il punto della situazione sui lavori di adeguamento realizzati finora e su quelli in programma, l’architetto Michele Bengasi: «Abbiamo iniziato con gli interventi più urgenti, realizzando varchi su 3 dei 4 settori dell’impianto e lavorando sui parapetti e sulle uscite di sicurezza. I cancelli hanno ottenuto le certificazioni dai tecnici competenti, alcuni di essi hanno richiesto lavori di rinforzo. Sono stati poi creati quattro separatori tra i settori per un costo totale di circa 100.000 euro. Dopo l’agibilità ottenuta a dicembre 2018, sono stati spesi 40.000 euro per l’installazione dell’impianto audio EVAC. Sottolineo che soltanto le prescrizioni che ha dato la commissione di vigilanza come condizione di permanenza nel tempo dell’agibilità hanno comportato all’amministrazione un esborso di altri 200.000 euro».

Il focus passa poi sul presente, in particolare sull’affidamento dei lavori di adeguamento richiesti dalla Lega calcio come condizione necessaria per l’iscrizione al campionato: «Sedute in gradinata e adeguamento dell’impianto di illuminazione. Relativamente a quest’ultimo, il progetto è stato presentato stamani. L’importo stimato è ingente, l’amministrazione deciderà come muoversi. Per il potenziamento ci sono diverse alternative».

Al di là dei requisiti necessari per l’iscrizione, la vera preoccupazione dei tifosi e della Carrarese Calcio rimane l’aumento della capienza, ad oggi ferma a 1200 posti. A sollevare la questione il consigliere del Pd Cristiano Bottici, che chiede quali siano le strade percorribili per un’apertura, anche parziale, della Curva Nord. «Due sono le ipotesi – spiega Bengasi – quella di creare un separatore a metà curva e unire parte di essa alla gradinata, in modo da formare un settore unico, oppure quella di arrivare ad aprire tutta la Nord. In questo caso, però, occorre creare una seconda uscita di emergenza. Al momento vogliamo evitare contenziosi con i gestori del campo della Perticata, al quale il problema è inevitabilmente legato».

«E la tribuna?» insiste Bottici. «In realtà, il costo dell’intervento sulla tribuna non è stato ancora stimato, ma non escludo che possa trattarsi di un “bagno di sangue”», risponde l’architetto. «Allora, una volta valutato l’investimento, si valuti se, sostenendo un costo del genere, insieme a quello per una parziale apertura della Nord, si possa arrivare a riaprire i due settori. La tribuna è fondamentale, essendo l’unico settore coperto, tra l’altro molto esteso. La priorità adesso deve essere l’aumento della capienza, in modo da dare nuovamente allo Stadio una sua organicità. E se l’investimento fosse ragionevole, se non parlassimo di cifre esagerate, occorre muoversi anche in tempi rapidi. Bisogna correre. E’ su questo che l’amministrazione deve focalizzarsi» – conclude il consigliere.

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