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Micheloni: «Un lego da 549,99 euro pagato 829,99, ma che c’entra con la mostra?»

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CARRARA – «La scelta dell’amministrazione comunale di acquistare un “Lego Colosseo” da posizionare all’interno della mostra “Romana Marmora. Storie di imperatori, dei e cavatori” del Carmi di primo acchito appare, per chi legge la determina pubblicata nell’albo pretorio, alquanto strampalata.  Tra antichi reperti e statue di marmo dei mattoncini di plastica? Ma che ci azzecca?». È molto duro nei confronti dell’amministrazione comunale di Serena Arrighi l’ex consigliere provinciale Cesare Micheloni.

«Il dubbio mi assale, poi penso che ci deve essere un valido motivo per tale decisione. Carrara è Città Creativa Unesco e i suoi valenti dirigenti e direttori, che hanno deliberato l’acquisto di un gioco della Lego, sono persone serie, qualificate e competenti. Questa è roba da creativi, mica dal primo che passa da via Roma. Già, precisamente Roma. Si dice che tutte le strade portano ad essa, finanche quelle di Luni, dove, combinazione vuole, ci sia un anfiteatro dell’epoca romana che in quanto a fama non è certo paragonabile al Colosseo. Ma considerato l’antico percorso che dalle cave apuane conduceva al Portos Lunae e che Luni è una delle sezioni del percorso espositivo della mostra in oggetto, forse sarebbe stato più opportuno ideare un progetto, magari in collaborazione con l’Accademia, dedicato all’anfiteatro lunense che, senza ombra di dubbio, è più affine e collegato al territorio anziché dirottare la scelta verso l'”inflazionato” Colosseo. – continua Micheloni – Proseguendo nella lettura dell’atto pubblico, si evince che il Lego è propedeutico alla didattica dei piccoli visitatori, i quali dovrebbero dilettarsi nella costruzione della riproduzione del colosseo composta da 9.000 mattoncini (uno dei più grandi set Lego) e quindi, visto il numero dei pezzi da assemblare e il grado di difficoltà del montaggio, vien da pensare che l’ignaro bambino dovrebbe, per poter completare l’opera, rimaner confinato all’interno del Carmi per tutta la durata della mostra (da maggio 2024 a gennaio 2025), altro che Notte al Museo».

«Scherzi a parte, continuiamo nella decodifica della determina e scopriamo la cifra impegnata per l’acquisto del gioco: 829,99 euro. Una cifra ben al di sopra del prezzo indicato (per lo stesso set Colosseo) dal sito della Lego, ovvero 549,99 euro. Una maggiorazione di 280,00 euro che, volendo indossare i panni da avvocato del diavolo, si giustifica (forse) col fatto che il set Colosseo nel sito ufficiale è esaurito.  Tirando le conclusioni risulta che il Lego più che ad una mostra archeologica è adatto ad una fiera del Comics & Games, nel caso specifico è: fuori luogo, poco adatto per quanto riguarda il contesto, didatticamente discutibile e inequivocabilmente costoso. – continua Micheloni – Eccessi e paradossi degni dell’antica Roma? Una cosa è certa, questo Lego con la mostra del Carmi non lega».

«Il percorso all’interno della determina (Romana Marmora. Storie di Imperatori, Dei e Cavatori. Fornitura di Lego Colosseo) si è così concluso e, con una visione tipica dell’improvvisatore seriale, mi sovviene il timore fanciullesco che Carrara da città mondiale del marmo voglia trasformarsi in Carrara capitale mondiale dei Lego. Staremo a vedere. – conclude – Da Marmora a Legora il passo è breve».

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