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Caso Serinper, Benedetti: «Rischio danno per le casse comunali. E il sindaco Bellesi chiede risarcimento alla giunta di Massa»

L'ex presidente del Consiglio e imputato: «Tutti questi sprechi,  dovuti a scelte sbagliate, dovranno chiaramente essere risarciti»

MASSA – «Ho letto in questi giorni le dichiarazioni pubbliche del sindaco Francesco Persiani sul processo Serinper, con le quali lo stesso ha inteso chiarire che il Comune di Massa resta parte civile solo nei confronti di tre imputati, e ciò non corrisponde a verità o forse si è dimenticato che nella richiesta di risarcimento danni per un importo di circa 300.000 euro deliberata dal sindaco e da tutti gli assessori dell’epoca, Pierlio Baratta escluso per assenza, c’era e c’è anche il sottoscritto». A intervenire è Stefano Benedetti, politico massese di lungo corso, ex presidente del Consiglio comunale di Massa e imputato nel processo Serinper.

«È vero invece – evidenzia Benedetti – che il giudice ha revocato la costituzione di parte civile per diversi imputati non ritenendoli responsabili di alcun danno nei confronti del Comune di Massa. È bene sapere che questa iniziativa del Comune è curata da un legale esterno e viene pagata con i soldi dei cittadini e deve essere chiaro a tutti che ogni errore fatto dovrà essere considerato un danno alle casse comunali e di conseguenza al momento opportuno dovranno essere individuati i responsabili materiali».

«Nel frattempo il sindaco di Villafranca in Lunigiana Filippo Bellesi, prosciolto da qualsiasi accusa – conclude Benedetti – ha intrapreso una causa nei confronti del sindaco e della giunta per i danni subiti alla propria immagine. Tutti questi sprechi,  dovuti a scelte sbagliate, dovranno chiaramente essere risarciti da coloro che hanno causato il danno alle casse pubbliche e sono certo che così sarà».