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Casa della Salute di Massa, Benedetti: «Il commissario non dovrebbe intervenire»

MASSA – «Mi sento in dovere di intervenire nuovamente sulla realizzazione della Casa di Comunità e dell’Ospedale di Comunità, perchè ritengo fondamentale a questo punto sospendere qualsiasi decisione in merito e tutte le iniziative che dovrebbero essere intraprese dopo la deliberazione dell’atto di giunta del 28/02/2023, avente per oggetto: “Compendio ex Scalo Merci di Massa – Definizione Accordo di Programma con l’Azienda Usl Toscana Nord Ovest – Atto di Indirizzo” e il successivo avallo del commissario prefettizio». Inizia così il comunicato dell’ex presidente del consiglio comunale di Massa e consigliere di Forza Italia Stefano Benedetti, diretto al commissario prefettizio del Comune di Massa Mari Rosa Trio.

«Mi è sembrato, tra l’altro, del tutto originale e curioso che il sindaco abbia riunito la giunta per un atto così importante, il giorno prima della prevista seduta consiliare convocata esclusivamente per votare la ormai nota mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti dalla maggioranza dei consiglieri comunali. Il risultato era prevedibile e scontato e in quanto tale, credo che sarebbe stato più corretto e onesto sia intellettualmente che politicamente, rinviare il tutto almeno fino all’esito della mozione e in questo caso, demandandolo alla nuova amministrazione comunale. – prosegue Benedetti – Il comportamento del commissario, a mio personalissimo giudizio, è andato oltre ogni aspettativa, anche se nel rispetto della normativa vigente che stabilisce che lo stesso può compiere qualunque atto, sia di ordinaria che di straordinaria amministrazione, poiché non dovendo rispondere direttamente agli elettori, non avrebbe dovuto assumere decisioni in merito alla realizzazione di questa struttura, perché di portata esclusivamente strategica per la città e per tutti i cittadini. Il commissario prefettizio è l’organo monocratico di amministrazione straordinaria del comune che principalmente ha il compito di amministrare l’ente fino alle elezione del del nuovo sindaco, quindi, dovrebbe evitare di assumere decisioni come questa che è costantemente dibattuta pubblicamente e oggetto di critiche politiche e di scontri avvenuti anche all’interno della ex maggioranza consiliare. È uno degli argomenti che ha portato il sindaco alla sfiducia e in quanto tale è assurdo che il progetto vada avanti attraverso le decisioni di un organo straordinario e non eletto dai cittadini».

«Nel merito, è risaputo che dal punto di vista strategico la scelta di costruire il complesso nel sito ex scalo merci di Massa, che ha una estensione complessiva pari a 8.446 mq; acquistato dal Comune al prezzo di euro 1.500.000, è impopolare e non condivisa dalla stragrande maggioranza dei cittadini e soprattutto da tutti coloro che si muovono in quella parte del territorio per ovvi motivi di incompatibilità ambientale e un sicuro futuro intasamento stradale che stravolgerà tutti gli equilibri di una zona già fin troppo penalizzata. – aggiunge Benedetti – Poi, se consideriamo che una parte della struttura comprenderà un settore per le degenze ospedaliere confinante con la stazione e che a poche centinaia di metri sorgerà un altro grosso supermercato, si può comprendere tutta la preoccupazione della popolazione, già alle prese giornalmente con lunghe e interminabili file di auto e conseguente inquinamento da benzene e da pericolose particelle. Dobbiamo anche considerare che la piena proprietà e il diritto di superficie della Casa/Ospedale di Comunità sarà riconosciuta alla Regione Toscana in cambio di un immobile fatiscente di proprietà dell’Usl, posto tra viale Democrazia e via Ponticello Sud, una struttura vecchia non più adeguata agli usi pubblici, che rappresenterebbe quindi una nuova spesa per il comune in termini di ristrutturazione e riqualificazione».

«Sulla questione esistono diverse proposte provenienti da cittadini, associazioni e partiti, differenti ed alternative, come quella di realizzare la Casa di Comunità nel vecchio Ospedale di Massa, superando in questo modo tutte le problematiche connesse all’infelice scelta portata avanti e imposta dal sindaco Persiani e dalla sua giunta. Per quanto sopra, ho recapitato un documento alla Ministro di riferimento, chiedendo un intervento governativo atto a fermare l’iter di questo progetto che prevede di procedere entro il 31 marzo 2023, previa verifica della congruità dell’operazione da parte dei tecnici comunali, alla definizione di un accordo di programma con l’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, tutto ciò in attesa dell’ insediamento del nuovo sindaco e del Consiglio comunale», chiude Benedetti.