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Confronto Mallegni-Nardi. Il senatore: «Problema Bolkestein risolto». La deputata punta sulla funivia

Il dibattito a Confartigianato. Entrambi i politici sostengono il porto: «Grande risorsa»

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MASSA-CARRARA – Dalla riforma elettorale passando per l’instabilità dei governi italiani per arrivare poi al porto di Marina di Carrara, alla Bolkestein e al lapideo. E’ stato un confronto a tutto tondo fra il senatore di Forza Italia, Massimo Mallegni, candidato nel collegio plurinominale della Toscana, e Martina Nardi, deputata del Partito democratico candidata nel collegio uninominale che riguarda la nostra provincia. I due rappresentanti del territorio apuoversiliese si sono misurati in un faccia a faccia condotto dal giornalista Attilio Papini nella sala convegni di Confartigianato Massa Carrara, trasmesso in diretta Facebook sul canale social dell’associazione di categoria. I due politici hanno effettuato anche un percorso comune nella maggioranza a sostegno del governo Draghi e per prima cosa hanno rimarcato entrambi la necessità di dare subito misure a sostegno delle imprese e delle famiglie per affrontare il caro energia condividendo in sostanza l’impostazione di aiuti immediati, l’estensione di crediti d’imposta fino al 50% per le aziende. Su medio e lungo termine Nardi ha rimarcato la necessità di potenziare l’energia prodotta da fonti rinnovabili. Mallegni ha invece evidenziato la possibilità di ragionare sulla creazione di termovalorizzatori di quarta generazione per produrre energia elettrica dai rifiuti. Il dibattito si è spostato sulle alleanze per arrivare ai temi del territorio. Nardi è partita dalle bonifiche: “Il Parlamento e i Governi hanno fatto la loro parte. Ora manca il territorio, il raccordo fra sindaci, Regione e provincia. I parlamentari dovrebbero essere di pungolo ai territori che hanno lasciato che il tempo scorresse”. Poi il porto: “E’ una grande risorsa per il territorio, per le grandi imprese come Baker Hughes e la nautica da diporto. E’ stato importante anche aver ripreso al Pontremolese per i collegamenti con il nord, di merci e persone, un corridoio intermodale collegato con l’intera Unione Europea”. La deputata ha poi espresso il suo sogno “che se non fosse caduto il governo forse avrei trovato il modo di finanziare. Una funivia che da Massa e Carrara raggiunga le cave, dove c’è il Michelangelo e dove realizzare un vero museo all’aperto. Un’opera sposata anche da alcuni imprenditori locali. Sarà un impegno vero per far sì che il nostro territorio assuma anche un’altra veste sotto il profilo turistico”. “Sulla Pontremolese 450 milioni sono già approvati dallo Stato come misura del Pnrr – ha incalzato Mallegni -. Quando è stato rifatto il contratto fra Rfi e Ministero abbiamo inserito la Pontremolese come opera strategica. L’intervento complessivo costerà 2,3 miliardi di euro”. Su porto ed erosione, Mallegni ha ricordato che la zona apuoversiliese deve iniziare a lavorare insieme: “L’erosione non riguarda solo Marina di Massa. Per questo ho voluto mettere insieme tutti i sindaci da Carrara a Viareggio per scrivere un protocollo d’intesa per la manutenzione ordinaria annuale che porti la sabbia dai punti di accumulo dove manca”. Infine sulla direttiva Bolkestein, il senatore ha detto che “il problema è risolto. Le aste sono state cancellate. Abbiamo inserito le procedure a punteggio che si calcola sulle precedenti gestioni, sul reddito familiare legato all’attività. Si va in deroga al codice della navigazione e non si devono più demolire le opere quindi emerge il valore immobiliare, l’avviamento di impresa. Sarà poi rivisto il canone di concessione. Con le modifiche che abbiamo introdotto non c’è mai la fine concessione: la scadenza deve essere commisurata al tempo necessario per ammortizzare gli investimenti che avrai fatto da quel momento in avanti e gli stabilimenti balneari investono ogni anno”.

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