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Danni maltempo, Caffaz: «Il sistema di allerta regionale non funziona. Sugli alberi affidarsi agli esperti»

Il consigliere di opposizione: «Nella vicina Sarzana le cose sono andate molto diversamente e, pur non annullando il mercato, è stato fatto in modo che, nei fatti, lo stesso non si svolgesse»

CARRARA – «Dopo qualche giorno di silenzio, in segno di lutto e cordoglio per l’evento calamitoso di giovedì e la scomparsa della signora Maria Laura Zuccari, ritengo doveroso esprimere alcuni concetti con quello spirito costruttivo che una situazione di emergenza come questa richiede». Inizia così l’intervento di Simone Caffaz, consigliere comunale ed ex candidato a sindaco per il centrodestra. «Innanzitutto – evidenzia Caffaz – quanto accaduto giovedì ha dimostrato una volta di più che il sistema di allerta non funziona come dovrebbe. È lento, eccessivamente burocratizzato e inadatto a fronteggiare situazione emergenziali imprevedibili. Il giorno precedente era stato emanato, da autorevoli organismi europei, un allarme di massimo pericolo e almeno dall’alba era evidente a tutti i metereologi quello che sarebbe accaduto».

«È possibile che il Centro Funzionale Regionale non abbia saputo fare di meglio che emettere un allerta giallo sulla base delle previsioni di 24 ore prima? E visto che, con l’allerta giallo, sono sconsigliate le attività all’aperto, perché è ormai consuetudine permettere lo svolgimento dei mercati settimanali? Ipotizzo una spiegazione: probabilmente perché solitamente da parte dello stesso Centro Funzionale Regionale c’è un abuso di allerta gialli (che servono a tutelare i burocrati che li emettono) e quindi, come compromesso, vengono consentite le attività sconsigliate. Tuttavia, non è un modo di procedere corretto e quanto accaduto al mercato di Marina di giovedì è lì a dimostrarlo. Nella vicina Sarzana, tanto per fare un esempio, le cose sono andate molto diversamente e, pur non annullando il mercato, è stato fatto in modo che, nei fatti, lo stesso non si svolgesse».

«L’altro tema – aggiunge il consigliere di opposizione – è quello degli alberi, e qui non possiamo dimenticare la campagna che c’è stata da parte di taluni ambientalisti al grido “Giù le mani dai pini”. Il problema non è politico, come è stato fatto credere, ma tecnico e quindi non devono essere – come qualcuno ha proposto – i cittadini famosi a proporre soluzioni “emotive”, e li invitiamo anzi ad astenersi dal farlo, quanto piuttosto professionisti che si occupano quotidianamente della materia con capacità e competenza. Quali sono le piante che riescono meglio a convivere in un ambiente urbanizzato come quello di Marina ma più in generale in tutto il nostro comune? È mai stato realizzato un progetto complessivo relativo alla stabilità delle singole piante del territorio secondo il sistema Vta (Visual Tree Assesment), l’unico riconosciuto e certificato a livello europeo, in modo da attribuire a ciascun individuo arboreo una classe di propensione al cedimento? Perché non è proseguito il progetto di sostituzione dei pini sul lungomare, soprattutto di quelli con età maggiore a 60-70 anni, che hanno maggiori possibilità di essere malati e quindi di cadere? Esiste infine un progetto complessivo, che il sottoscritto chiese 15 anni fa, di procedere a una progressiva implementazione e sostituzione del patrimonio arboreo cittadino in modo da creare un miglior ecosistema e da eliminare i pericoli di cedimento? E soprattutto: come intende procedere l’amministrazione da adesso in poi?».

«Questi  – conclude Caffaz – sono i temi su cui l’amministrazione comunale, dopo la fine dell’emergenza, dovrà lavorare nei prossimi mesi, e se vorrà affidarsi alla scienza e operare per il bene comune, noi siamo a disposizione per dare una mano, nell’auspicio che la gravità di quel che è accaduto induca a non affrontare la vicenda in modo ideologico e precostituito.