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Le opposizioni su nuova giunta: «Seguito manuale Cencelli e mancano ancora deleghe importanti»

la minoranza insorge sulle nomine in giunta. Questi i nodi criticati: mancata assegnazione di deleghe fondamentali, divisionismi politici, dubbi sull'opportunità dell'assessore ancora da nominare e accennati ipotetici conflitto di interessi.

CARRARA — Alle minoranze presenti in consiglio non piace la squadra della neosindaca Serena Arrighi, e ne commentano in tono negativo alcuni aspetti, anche se sembrerebbe prevalere le posizioni di attesa rispetto agli atti concreti che l’amministrazione sarà chiamata ad adottare da qui ai prossimi cinque anni. Il giorno dopo le nomine degli assessori infatti, le diverse anime dell’opposizione che prenderanno vita in consiglio comunale, fanno un’analisi che stigmatizza, in linea generale, le scelte di Serena Arrighi.

Il suo diretto rivale al ballottaggio, Simone Caffaz candidato del centrodestra, mette l’accento sulla rottura sociale e  politica che le decisioni della sindaca avrebbero acuito: «Arrighi è la sindaca eletta con meno voti nella storia della città – argomenta Caffaz – e nella nomina della giunta avrebbe anche dovuto pensare a ricucire questo strappo e quindi ad allargare la sua base sociale e invece ha fatto l’esatto opposto. Ha spaccato Azione, secondo partito della sua coalizione, perdendone il sostegno e ha sfilacciato il rapporto con il Pd e con quel che resta del Psi, mettendo il veto su alcuni assessori, con scelte politicistiche e spesso incomprensibili. Insomma, non ha pensato al rapporto con la città, ma solo a rafforzare la propria posizione in consiglio comunale e a tutelare la nomenklatura che l’ha scelta».

Andrea Vannucci, consigliere di Carrara Democratica e apparentatosi con Simone Caffaz al ballottaggo, parla esplicitamente di manuale Cencelli nei criteri seguiti per formare la squadra di giunta, rimarca la mancata assegnazione di deleghe fondamentali come la Protezioe Civile e si interroga sul 7° assessore: «La giunta-osserva- è ancora incompleta, potremo esprimere un commento quando sarà completa. Per ora vedo che ci sono tre donne e tre uomini, come stabilisce la legge del resto. E per quanto riguarda le nomine in sé, è stato seguito lo stesso metodo di sempre, ordinaria amministrazione quindi: le deleghe sono state distribuite tra i partiti in proporzione ai risultati elettorali e all’interno degli schieramenti sono stati scelti i più votati. Come secondo me è anche giusto che sia, seguendo il principio “ se non li volevi, non li votavi”. Per cui-ha concluso il consigliere comunale di Carrara Democratica- non sono state individuate figure particolari, non sono state fatte cose straordinarie, non ci sono state grosse sorprese: li vedremo alla prova dei fatti. Sicuramente manca ancora l’assegnazione di deleghe importanti come Lavori Pubblici, Commercio, Protezione Civile che forse è la più cogente: quest’ultima deduco che non la tenga il sindaco, ma non l’ha neanche nominata, mi sembra strano che faccia tutto lei. Un’altra cosa che non capisco-ha chiosato il consigliere riferendosi alla nomina che manca ancora all’appello, in quota socialista- non capisco perché non sia stato scelto subito il 7° componente, che peraltro non è obbligatorio, dato che il sindaco potrebbe amministrare con sei membri. Se e quando nominerà il 7°, vedremo chi nominerà e quale ragionamento ha seguito nella scelta, perché la politica ha a disposizione degli strumenti precisi, come l’apparentamento, a tutela della trasparenza: gli elettori devono essere tenuti in considerazione».

Parla anche lui, il deputato di Italia Viva Cosimo Maria Ferri apparentatosi con il centrodestra al ballottaggio, di manuale Cencelli nel descrivere le operazioni di formazione della giunta, e incalza: « Carrara parte con il freno a mano-attacca l’onorevole di Italia Viva- ci aspettavamo un altro passo. La squadra della giunta Arrighi è stata formata in perfetto manuale Cencelli , con veti incrociati. Ci dispiace per Carrara che volevamo vedere volare e partire veloce. Nella squadra ravviso anche scelte , che possono apparire in astratto inopportune e quindi ancora più deboli, che porteranno certamente gli interessati a chiarire come svolgeranno attività professionale e ruolo pubblico amministrativo. Il fatto stesso che la sindaca prenda tempo nel completare la squadra nell’assegnare deleghe strategiche come il Commercio e i Lavori Pubblici lascia capire le difficoltà politiche . Ma non c’è tempo da perdere e il fatto che la giunta non parta subito al completo dimostra come la sindaca non abbia ancora le idee chiare su settori fondamentali. In campagna elettorale si è parlato molto di degrado della città’, di strutture da demolire e ricostruire, di abbandono della città anche nei piccoli interventi, e di un commercio da rilanciare con un piano serio e che trasmetta entusiasmo ai commercianti lasciati soli in questi anni. E infine-conclude il deputato- non posso non rilevare come manchi nella giunta un assessore alla Disabilità più volte promesso dalla sindaca. E se fosse una dimenticanza, sarebbe ancora più grave. Allora si parte proprio male ! nel nostro programma elettorale immaginavo Carrara città’ accessibile e aperta a tutti. Non si comprende perché non si sia data subito una delega specifica per le politiche giovanili, segnale forte per coinvolgere le nuove generazioni e una super delega per transizione ecologica. Il tema ambientale dov’è finito ?-chiede provocatoriamente Ferri- Cara Arrighi servono fatti e le tue promesse elettorali sono rimaste tali e la città’ lo deve sapere . Mancano idee e ciò rallenta una città che ha bisogno di correre veloce ».

Anche il consigliere del m5s Matteo Martinelli non risparmia critiche: «Ciò che salta agli occhi è lo spettacolo poco edificante che i partiti di maggioranza hanno offerto alla città, con una lotta selvaggia alla poltrona che peraltro non si è conclusa ieri-ha sottolineato il consigliere 5s riferendosi al 7° membro della giunta ancora da scegliere come annunciato dalla sindaca, e aggiunge- la traccia di giunta è definita con un metodo ben poco innovativo che fa parte della politica tradizionale. Faccio notare che manca ancora l’assegnazione di deleghe molto importanti, penso ai Lavori Pubblici, all’Ambiente, al Commercio, al Turismo, alla Polizia Locale, alla Protezione Civile. E soprattutto manca ancora l’assessore in quota socialista. Abbiamo poi enormi perplessità in ordine all’indipendenza di alcune figure nominate dalla sindaca Arrighi rispetto alle realtà pubbliche e private con cui andranno a confrontarsi».

Infine Massimiliano Manuel, l’unico consigliere di Fratelli d’Italia, i quali per la prima volta nella storia di Carrara entrano in Consiglio comunale, si astiene dall’esprimere giudizi ritenendolo prematuro, ma chiedendo contemporaneamente all’amministrazione capacità di ascolto nei confronti delle opposizioni: «Non vogliamo giudicare le persone-ha precisato il consigliere- giudicheremo dalle proposte e per come governeranno. Aspettiamo, dunque, di vedere cosa faranno. Ciò che mi aspetto è che collaborino con noi e ci ascoltino, visto che faremo un’opposizione costruttiva per il bene dei cittadini. Valuteremo di volta in volta».