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Dei, Rivieri, Cipollini: «Mallegni responsabile della sconfitta del centrodestra»

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MASSA – «Dopo la pessima figura che il coordinatore regionale di FI, Mallegni ha fatto a Carrara impedendo di fatto, la vittoria in prima battuta di Caffaz a sindaco e dopo aver ridotto Forza Italia ai minimi storici, non superando il 2%, sta cercando di trovare scuse e racconta frottole sui giornali dichiarando che il centrodestra a Carrara ha perso perché si è unito tardi». A intervenire sull’argomento sono Roberta Dei (consigliera comunale), Mario Cipollini e Mauro Rivieri dell’associazione Libertà e Diritti. «Gli elettori sanno benissimo che il fronte di centrodestra a Carrara era tutto unito sulla candidatura di Caffaz a sindaco, fino a quando il Mallegni per realizzare il suo progetto di nuova sinistra e cercando nel PD i candidati a sindaco, ha commissariato la Galeazzi coordinatrice povinciale di Forza Italia eletta in un regolare congresso e in accordo con la candidatura Caffaz, sostituendola con Emanuele Ricciardi noto esponente del PD provinciale di Massa Carrara.Il commissario Ricciardi dietro indicazioni di Mallegni, e per realizzare il progetto “civico massese” rompe l’accordo esistente fra le forze della coalizione a Carrara e propone Vannucci, anche lui ex PD, a candidato sindaco di centrodestra in alternativa e contro Caffaz, divide cosi la coalizione e porta alla sconfitta il centro destra.Vogliamo tranquillizzare gli amici del centrodestra che erano preoccupati per il silenzio lunghissimo e la scomparsa di Ricciardi il commissario si è fatto nuovamente vivo e pensiamo che Ricciardi insieme al Mallegni dovrebbe dimettersi».

«Ai carraresi le prese in giro non sono mai piaciute e gli apparentamenti dell’ultima ora sono stati considerati da tutti vergognosi; ma come al solito Mallegni non si prende mai la responsabilità dei suoi errori, non ha il coraggio, la dignità, l’onestà politica di rassegnare le dimissioni. Sta dando un’immagine di Forza Italia in Toscana poco chiara, ambigua una Fi senza programmi senza progetti, lontano dai problemi dei cittadini ma molto vicino agli interessi di bottega di pochi. Ha rischiato di far perdere il centrodestra anche a Lucca, cercando di presentare a candidato sindaco anche lì un esponente del Pd, si parlava di Del Ghingaro, già sindaco di Viareggio; grazie all’intervento di Matteo Salvini della Lega che ha puntato e voluto candidato a sindaco Mario Pardini, ha permesso al centro destra unito di vincere Lucca… Incomprensibile come oggi troviamo Mallegni sul carro dei vincitori a Lucca. Forse in questo modo vorrebbe accreditarsi immeritatamente il collegio Lucca Massa per il Senato? Forse è questo che sta cercando? Noi pensiamo che l’era buia di Mallegni sia terminata, esistono oggi politici molto più preparati più onesti politicamente e più degni di lui che possono concorrere a quel collegio. Anche in veste di parlamentare Mallegni non ha coerenza politica, si fa paladino contro la direttiva Bolkestein, rassicura i balneari del suo appoggio con proclami ed articoli, e dall’altra appoggia il governo Draghi che ha posizioni completamente diverse in linea con la direttiva europea. Forza Italia deve andare a congresso come accade in tutti i partiti che si definiscono democratici, ed eleggere un nuovo coordinatore regionale una nuova e più capace classe dirigente, riempire di contenuti, di programmi e progetti una FI che in Toscana è inesistente, poco attendibile, inaffidabile, doppiogiochista; fatto questo veramente non sarà solamente uno slogan vuoto “Uniti Si Vince”. Se Mallegni non intende dare spazio alla democrazia facendo un passo indietro dopo queste sconfitte, e dopo questa sua ambiguità politica, pensiamo che la dirigenza nazionale debba intervenire, e prendere dei provvedimenti per la sopravvivenza del partito stesso che sembra destinato a finire o peggio a diventare una costola del Pd, e questo solamente per soddisfare egoistici interessi politici. Evitiamo cosi che anche Massa che il prossimo anno è chiamata al voto, possa fare la medesima fine di Carrara.Si vocifera già nell’ambiente politico sull’intenzione di Fi di presentare anche a Massa, un politico di estrazione Pd candidato contro Persiani spaccando così anche a Massa la coalizione di centrodestra, che grazie al Mallegni non gode già da diverso tempo di buona salute. Quindi fuori ogni ambiguità e doppigiochismi da FI, bisogna creare fin da ora un centrodestra unito e compatto con gli amici della Lega e di Fdi con programmi e progetti per i cittadini, smettendo di mettere costantemente in difficoltà il sindaco Persiani. Uniti sicuramente avremmo la possibilità di vincere grazie anche all’inesitenza della sinistra».

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