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«E’ giunto il momento di scelte lineari e coraggiose. Non rinunciamo alla nostra voglia di futuro»

Verso il ballottaggio. Serena Arrighi: «Il nostro avversario un’accozzaglia di pezzi di vecchio potere con visioni e obiettivi divergenti, che si sono insultati tra di loro per tutta la campagna elettorale, tenuti adesso insieme solo dalla paura di perdere»

CARRARA –  “Cari concittadini e care concittadine,  il voto di domenica prossima, 26 giugno è l’occasione per cambiare e far rinascere la nostra Carrara”. Inizia così l’appello al voto della candidata sindaca del centrosinistra Serena Arrighi. “Per realizzare ciò – spiega la candidata – abbiamo lavorato su due condizioni indispensabili: un chiaro programma politico e una maggioranza che lo condivida e lo supporti. Ed è proprio per dare linearità e coerenza a questo progetto politico, e non certo per supponenza o arroganza, che ho scelto di non apparentarmi. Allo stesso tempo ho anche affermato che rimanevamo aperti al confronto sulle questioni programmatiche nell’esclusivo interesse della città ed ho incontrato, in assoluta trasparenza, soggetti politici che non vogliono consegnare la città alle destre. Il vero accordo che ho fatto è quello con la città di Carrara ed i suoi abitanti. Il contributo dei carrarini nell’azione di governo per me sarà fondamentale e costante perché rappresenterà la cartina tornasole dell’operato dell’amministrazione. Voglio ringraziare le forze politiche e sociali che hanno ritenuto la mia proposta di governo all’altezza delle sfide della città e dato indicazione di voto verso la mia persona. Dall’altra parte abbiamo una coalizione che si autoproclama nuova, ma che in realtà è un’accozzaglia di pezzi di vecchio potere con visioni e obiettivi divergenti, che si sono insultati tra di loro per tutta la campagna elettorale, che finiranno per ricattarsi vicendevolmente, bloccando le opportunità di sviluppo di questa città tenuti adesso insieme solo dalla paura di perdere. Le alternative non potevano essere più chiare”.

“In questo contesto inoltre, mi trovo costretta, per l’ennesima volta a sottolineare la mia indipendenza come donna e come candidata politica – prosegue Arrighi -. Nella mia vita, personale e professionale, ho sempre camminato sulle mie gambe ed ho piena autonomia di giudizio che continuerò ad avere anche nelle nuove sfide che mi attendono. Sono amareggiata da quanto leggo e sento in questi ultimi giorni, perché è indice che c’è ancora tanto da fare per quanto riguarda la parità di genere. Se ci fosse stato un uomo al mio posto, nessuno si sarebbe mai sognato di fare congetture del genere, di definirlo succube o manovrato da qualcuno sopra di lui”.

“Domenica 26 giugno – chiude – vi chiedo di fare un segno sul mio nome perché questa città ha bisogno di scelte lineari e coraggiose, per i valori che esprimo, per la mia coerenza e determinazione, per non rinunciare alla nostra voglia di futuro”.