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M5s: «Ragazzi disabili esclusi dai centri estivi a Massa. Emblema di questa amministrazione»

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MASSA – «Questo non è un paradosso, ma l’emblema stesso dell’amministrazione Persiani. Hanno consumato anni a pubblicizzare se stessi come l’amministrazione che aveva come priorità la tematica del sociale e scolpita nel cuore la disabilità. Si sono fregiati, con riluttanza verso le obiezioni avanzate, della consulta comunale della disabilità, che altro non era che una copia di quella provinciale che risultati pare non averne ottenuti». Inizia così il comunicato del Movimento 5 Stelle di Massa che attacca l’amministrazione Persiani dopo la polemica sollevata da alcune associazioni che denunciavano l’esclusione dai centri estivi comunali di ragazzi disabili.

«Hanno “venduto” l’idea di voler dotare il Comune di Massa anche della figura del garante dei disabili, poi, spente le fanfare, ancora oggi la maggioranza non ha trovato il tempo per fare il sunto su un nome da indicare per la votazione e la pratica è stantia chissà dove. Si sono fatti “grossi” con il rifacimento di piazze e marciapiedi, ma non c’è un’opera che sia stata ispirata dall’intenzione di eliminare le barriere per i disabili. Tranne qualche ovvia previsione di banali pendenze per l’accesso a marciapiedi e piazzette, talvolta realizzati addirittura “postumi” con qualche avanzo di catrame recuperato, il resto non esiste proprio. – continuano i pentastellati – Avete per caso visto percorsi sensoriali indispensabili per i portatori di deficit visivi? Io neppure l’ombra, eppure si tratta di progetti nuovi o realizzati con risorse incamerate dai contributi statali o regionali per l’abbattimento di barriere architettoniche. Al contrario hanno riempito gli spazi di ostacoli non segnalati».

«E ora anche questo: nonostante all’art 4 del Regolamento dei Centri educativi aggregativi si stabilisca che “La frequenza e l’integrazione di bambini/ragazzi diversamente abili deve essere garantita.”, si impedisce proprio a loro di partecipare ai Centri estivi. Qual è il problema,che il paletto della fascia di età sia stato previsto sino a 14 anni? come se tale parametro fosse valido anche nella valutazione di questa fascia di aventi diritto,oppure perché i costi sarebbero lievitati dovendo prevedere un numero maggiore di operatori e hanno preferito risparmiare?», concludono.

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