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Polemica marmo, Briganti replica a Confindustria

CARRARA – Riceviamo e pubblichiamo dal candidato sindaco de La Comune, Vittorio Briganti.

La stizzosa reazione del rappresentante dell’Associazione Industriali alla decisione de La Comune di non partecipare all’incontro con i candidati sindaco organizzato da Confindustria Massa-Carrara sta ad indicare che abbiamo fatto la scelta giusta.
Dalla cronaca emerge un clima dell’incontro all’insegna di un timido “politicamente corretto” da parte di tutti i candidati che svela la rinuncia allo svolgimento del ruolo che compete, per legge, al Sindaco di Carrara quale massimo esponente di una comunità proprietaria dei suoi giacimenti marmiferi; vale a dire di imporre ai conduttori delle cave un corretto sfruttamento della risorsa, un effettivo contingentamento dell’escavazione, canoni commisurati al vero valore del marmo, un modello di sviluppo ecosostenibile e orientato alla crescita occupazionale.
Sembrerebbe invece che un po’ tutti intendano ripagare l’arroganza padronale che in questi anni si è fatta beffa delle politiche remissive di Comune e Regione, con una nuova fase concertativa che, per Arrighi, potrebbe portare addirittura ad una modificazione della legge regionale (possiamo ben immaginare in quale direzione).
Rischio idraulico, riduzione in polvere del marmo, impatto ambientale, canoni concessori, traffico e viabilità industriale dedicata, sono tutti problemi che stanno nelle teste dei cittadini e nei programmi de La Comune, ma che per gli altri candidati sindaco non devono disturbare il dialogo concertativo con gli industriali.
Noi riteniamo che il nostro destino non debba essere quello di diventare un sobborgo minerario, per noi è vitale che Carrara abbia un futuro come città e, anche per questo, sia necessaria una riconversione di un modello economico orientato esclusivamente a rendite e profitti, la sicurezza e la qualità delle nostre vite deve valere di più dei loro interessi.
In ultimo faccio presente al dr. Santucci di Confindustria che non è mia intenzione vivere di politica facendo del mio impegno una carriera, anzi ritengo il carrierismo un male per la vita pubblica. Sappia però che da Sindaco o da consigliere, nonostante i suoi negativi ma per noi qualificanti auspici, dedicherò ogni energia e capacità alla tutela dell’interesse pubblico nel rispetto dell’iniziativa imprenditoriale che non può svolgersi in contrasto con l’utilità e la sicurezza sociale.