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Mense scolastiche, scontro in Consiglio comunale De Pasquale-Andreazzoli

La consigliera del Psi sul contratto di affidamento in house del servizio a Nausicaa: «In passato per una questione su Apuafarma avevate chiesto le mie dimissioni dicendo che dovevo essere informata e riferire». Interrogazioni anche sulla frana a Noceto e la Strada dei Marmi

CARRARA – «Questo non glielo so dire» ha risposto il sindaco Francesco De Pasquale in aula, alla consigliera Giuseppina Andreazzoli che lo sollecitava sul tema del contratto di affidamento in house del servizio scolastico mensa a Nausicaa. Quello di ieri sera è stato uno degli ultimi Consigli comunali prima delle elezioni, come è stato sottolineato più volte nel corso dell’assise, ed ha trattato diverse questioni delicate e importanti. Tra queste senz’altro, l’approvazione della delibera che autorizza l’aumento del corrispettivo ai dipendenti di Nausicaa in seguito alla firma apposta sul nuovo contratto Uneba applicato al personale destinato al servizio di somministrazione dei pasti negli asili nido e in alcune materne, assegnando la cifra di 130 mila euro annue in più. Nausicaa ha infatti un contratto di lavoro aziendale nuovo (Uneba), come ha spiegato il primo cittadino Francesco De Pasquale, firmato di recente nelle more del contratto precedente oramai scaduto da anni (Anesta).

Ed è qui, o meglio su un argomento strettamente collegato, che l’opposizione ha chiesto chiarimenti e tirato le orecchie all’amministrazione: «Fino ad ora quale contratto di affidamento del servizio mensa era in essere con Nausicaa? Anche se in ritardo con il nuovo contratto di affidamento del servizio e quindi con eventualmente il rapporto che continuava a essere disciplinato secondo il vecchio contratto, non era comunque una questione da portare all’attenzione del Consiglio e in commissione? Perché non ci avete informati in commissione sul trattamento che stavate applicando ai lavoratori? A me avevate chiesto le dimissioni in passato per una questione su Apuafarma, dicendomi che dovevo essere informata e riferire su quanto succedeva nella partecipata» ha chiesto e fatto presente la consigliera socialista Giuseppina Andreazzoli, dando vita a una piccola schermaglia con il sindaco. Questione, questa, fatta oggetto di interrogazione da parte di un altro consigliere di opposizione: Massimiliano Bernardi di Alternativa Carrara.

Ha spiegato il sindaco, portando in aula il testo della delibera: «Arriviamo a conclusione di un iter lungo e complesso: la nascita di Nausicaa dalla fusioni delle precedenti partecipate, l’accordo sindacale con cui si è passati da contratto Anaste al contratto Uneba per il personale, portando a termine un procedimento complesso di armonizzazione dei contratti e delle figure professionale all’interno di Nausicaa. Oggi finalmente si arriva a questo adeguamento dei corrispettivi: adeguamento di corrispettivo giusto perché il servizio sia efficiente e all’altezza delle richieste. L’adeguamento contrattuale che oggi sottoscriviamo è per la somministrazione di pasti negli asili nido e alcune scuole materne. Un percorso lungo e complicato: è da diversi anni che il precedente contratto era scaduto e quindi prima o poi si sarebbe dovuti arrivare a questo rinnovo. Sottoscriviamo questo aumento, questo stanziamento a favore di Nausicaa per allineare le competenze al nuovo contratto di lavoro dei dipendenti. Si tratta di 130 mila euro l’anno che consentono a Nausicaa di affrontare il bilancio con maggiore serenità e andare a sanare una situazione che stava diventando insostenibile. Nella delibera deliberiamo l’adeguamento e anche la relazione del dirigente dottor Vitale che motiva questo aumento e approviamo uno schema di contratto, individuando inoltre i capitoli di bilancio da cui andare a prelevare le somme. È un provvedimento che da anni doveva essere portato in Consiglio, ma un po’ per le vicissitudini legate alla nascita di Nausicaa, per tutti gli adempimenti contrattuali e il covid che ha rallentato l’azione delle amministrazione pubbliche, oggi riusciamo a rispondere positivamente a quelle richieste pervenute dalla nostra partecipata multiservizi».

Non sfugge però ad Andreazzoli il titolo all’ordine del giorno (affidamento in house a Nausicaa servizio mensa), che quindi ha sottolineato: «Sicuramente è una situazione che è rimasta in stallo: non entro nel merito della posizione per il periodo pregresso circa i contratti con Nausicaa, se si poteva andare in proroga, se è lecito o no, ma è una situazione rimasta per diversi anni in stallo e il consiglio doveva essere informato per capire cosa succedeva. Anche perché è stato applicato un contratto e anche se il contratto è rimasto in essere ed è andato avanti facendo riferimento agli anni precedenti senza essere rivisitato o se è stato rivisto, modificato e adeguato, comunque era importante fare un passaggio in commissione e informare i consiglieri. E’ una cosa che lascia un vuoto: non entro nel merito della questione se era lecito o no: se il contratto è andato avanti con cifre approvate in consiglio negli anni precedenti o se è andato avanti con modifiche, ma comunque si doveva informare. Io in passato per Apuafarma ho avuto una richiesta di dimissioni dal Movimento 5s perché dovevo essere informata sui fatti di quanto stava succedendo in Apuafarma: io ora non le chiedo le dimissioni, però dovevate informare il Consiglio considerato poi che il M5s la pensava in questo modo».

Le ha replicato quindi il sindaco, aprendo un botta e risposta a ripetizione: «Il contratto Anaste è da diversi anni che non è stato rinnovato ed era un contratto non rappresentativo dei rappresentanti sindacali dei dipendenti di Nausicaa mentre il contratto Uneba sì: quindi si è passati da un contratto che era rimasto fermo e non era rappresentativo dei lavoratori dell’azienda, a un contratto in essere e rappresentativo».
Ma la consigliera è rimasta sul punto oggetto della polemica: «Al di là del contratto, però la delibera riguarda l’affidamento in house a Nausicaa di un servizio di mensa scolastico legato a un corrispettivo. L’ordine del giorno è sbagliato?» fa osservare Andreazzoli.

«La delibera va letta con attenzione — la bacchetta quindi il sindaco — si tratta dell’adeguamento del corrispettivo legato al contratto. Quello a cui si riferisce lei è l’oggetto: all’interno dell’affidamento a Nausicaa c’è un adeguamento del corrispettivo» ha insistito De Pasquale. «Quindi lei dice che nella delibera c’è solo un adeguamento del corrispettivo? —lo ha incalzato ancora la consigliere di opposizione — Se c’è solo l’adeguamento del corrispettivo all’interno dell’affidamento, come lei dice, io le chiedo: la delibera sta modificando un corrispettivo all’interno di un contratto in essere? Allora quando è stato firmato questo contratto di affidamento in house?». «Questo non glielo so dire perché non ho sottomano i dati» è stata la risposta del sindaco.

Frana a Noceto e Strada dei Marmi

Sempre in tema di schermaglia tra De Pasquale e Andreazzoli, la consigliera ha portato in Consiglio le interrogazioni su due questioni legate alla viabilità: frana di Noceto e strada dei marmi. «Per la frana a Noceto a fine anno era stato presentato un ricorso gerarchico per il quale il Comune non ha dato risposta e in seguito a questo il ricorso è diventato straordinario ex art 8, aprendo così un percorso difficile per l’area interdetta. Oggi la proprietà dell’immobile che poggia su questa area sta vivendo una situazione sospesa. Quali sono le intenzioni dell’amministrazione? Intende intervenire, considerato che è coinvolta una proprietà privata ma anche un sentiero molto frequentato dagli escursionisti e che mette in collegamento una parte dei paesi a monte? Non sarebbe meglio intervenire con accordi anche con eventualmente un acquisto al patrimonio? C’è il pericolo che la situazione sfoci in un contenzioso».

«La situazione è ingarbugliata — ha ammesso il primo cittadino — si tratta di aree private e non ci sono margini per il Comune. È coinvolto anche un sentiero frequentato da escursionisti ma le possibilità di intervento del Comune sono quasi nulle». Sulla strada dei marmi. «Volevo capire sulle cifre stanziate per la strada dei marmi sotto il profilo della manutenzione (550 mila euro presi dal fondo con proventi provenienti dal contributo di estrazione destinati alla strada dei marmi e alla manutenzione delle pese di Miseglia), se pensate siano sufficienti o se ci sarà la necessità di intervenire ulteriormente» ha chiesto la consigliere socialista.

A rispondere questa volta è l’assessore con delega al marmo, Matteo Martinelli: «Dare una risposta prospettica è complicato e la viabilità non è una mia delega. Ma ho parlato con gli uffici: la strada dei marmi e la viabilità a monte soffrono di una carenza di risorse endemica. Mi hanno riferito che storicamente venivano stanziati 80 mila euro all’anno ed è evidente che quella cifra è insufficiente quindi si è intervenuti lo scorso giugno con 350 mila euro e ora con queste somme. Non so se saranno sufficienti, me lo auguro, sicuramente sono somme importanti».