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«Profitti al primo posto, lavoro e ambiente sotto i piedi. Serve un modello di sviluppo diverso»

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CARRARA – “A chi è in mano questa città? Chi ci rappresenta in parlamento? A chi affidare la guida dell’amministrazione comunale? Magari è solo un caso se i nomi dei due personaggi più inquietanti del XXI secolo, Putin e Bin Laden, vengono entrambi collegati con il mondo imprenditoriale carrarese. Magari è solo un caso… Magari no… Certo è che appare significativo di un modello di sviluppo del territorio totalmente predatorio. Rendite e profitti al primo posto, lavoro e ambiente sotto ai piedi”. Si apre così l’intervento della lista La Comune, che sostiene la candidatura a sindaco di Vittorio Briganti alle prossime elezioni amministrative. Chiaro il riferimento a misterioso yacht Scheherazade ormeggiato nel porto di Marina di Carrara che secondo il New York Times sarebbe di proprietà di Vladimir Putin.

“Non è affatto un caso, invece – proseguono da La Comune – che tre parlamentari apuani, Nardi (Pd), Ferri (Iv) e Mallegni (Fi), siano assolutamente favorevoli alla fornitura di armi italiane all’Ucraina e che l’intervistatore non sia riuscito a rintracciare i pentastellati Bottici e Ricciardi (ne abbiamo parlato qui, ndr.). Tutto questo non è un caso; da quando mondo è mondo rendite e profitti vanno perfettamente d’accordo con la guerra. La predazione di materie prime, che si tratti di marmo oppure di gas e l’ occupazione di territori, siano le montagne e il litorale apuano oppure la terra ucraina, aldilà dell’apparenza politica, celano sempre grandi interessi economici. Questo quadro inquietante deve far pensare a cosa è e cosa sarà questa città se la pubblica amministrazione continuerà a non controllare veramente, l’ingente spostamento di introiti che partono dal monte e arrivano fino al piano. Magari vedremo spuntare anche un altro collegamento allarmante, quello con le mafie. Un modello economico devastante fatto di imprenditori che si quotano in borsa mentre trasformano la nostra meravigliosa città in un “misero” bacino estrattivo robotizzato pronto a cancellare anni di storia, di persone e di maestranze e altri ancora che, sulle macerie della navalmeccanica, realizzano profitti costruendo mega yacht, forse sporchi di sangue, seguendo un modello di sviluppo ecologicamente insostenibile. Dall’altra parte politici guerrafondai e amici o, in ogni caso, sostenitori di questa imprenditoria predatoria, giacché da costoro non è partita un’iniziativa o è stata spesa una parola che veramente, proponga di andare verso un modello di sviluppo diverso”.
“In campagna elettorale sentiremo straparlare di ambiente, lavoro e pace, ma tutti i candidati in corsa, tranne il nostro Vittorio Briganti, fanno parte o sono sostenuti da quegli stessi partiti ed interessi che portano la responsabilità di questo stato di cose – chiudono da La Comune -. Perché al di là di come andranno queste elezioni, per noi una cosa è certa, le nostre vite valgono più dei loro profitti, La Comune e Briganti saranno sempre i primi a fianco degli ultimi, come è sempre stato, con i lavoratori del Cantiere Navale e della SANAC oppure della GKN, a tutela delle nostre montagne, dell’acqua, del marmo, del litorale e della proprietà pubblica. La presenza di una forza come La Comune in consiglio comunale è non solo necessaria, ma vitale per la città di Carrara”.

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