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Alberti (Pd) chiede l’implementazione della sanità territoriale e più personale

MASSA – «La risposta che il servizio sanitario pubblico ha dato sul nostro territorio alla pandemia covid-19, ha messo positivamente in risalto l’importanza di un moderno ospedale, il Noa, che ha saputo rispondere efficacemente alla pressione dei ricoveri e alla lunga fase di emergenza e evidenziato la qualità del personale sanitario che si è distinto per capacità, professionalità e sacrificio». Inizia così l’interpellanza di Stefano Alberti, consigliere comunale a Massa del partito democratico, il cui oggetto è la sanità territoriale e di prossimità.

«Al contempo si è registrata la debolezza del secondo anello della catena, la sanità territoriale, per l’inadeguatezza delle strutture, per la cronica carenza di personale e di un modello di organizzazione sanitaria territoriale fragile e non rispondente ad una necessaria, solida integrazione sanitaria; – prosegue Alberti – l’interpellanza intende per altro porre l’attenzione sui ritardi relativi a tutti quei servizi “distrettuali” che stentano ancora a ritornare nella normalità e sulle scelte rinviate sine die che sono altrettanto importanti per rispondere ai bisogni e alle richieste dei cittadini».

Alberti invita il sindaco Persiani a: «rinnovare, nella conferenza zonale, la sollecitazione verso la dirigenza dell’Asl per ripristinare, presso la Casa della Salute di Massa, il servizio radiologico la cui inattività costringe molti nostri concittadini a spostamenti impegnativi in altre strutture sanitarie della provincia e/o ad optare per il servizio privato con un bel danno per tutta l’utenza e le fasce “deboli” in particolare, posto che nel distretto più grande della città sono ospitate anche la radiologia per disabili e la radiologia funzionale all’odontoiatria; a riattivare nuovamente l’attività sociale nel presidio socio-sanitario di Villette, un punto di riferimento importante per tutto il territorio e i suoi abitanti; il contesto urbano e sociale di questa zona è molto diversificato ma presenta specificità di estrema fragilità sociale: “dall’elevato numero di ragazzi seguiti dal Sert e di coloro che sono seguiti dal dipartimento di salute mentale. Come considerevole è la presenza di portatori di handicap sia minori che adulti;” molte di queste fragilità non solo determinano nuove marginalità ma sviluppano bisogni sanitari aggiuntivi; attualmente le assistenti sociali svolgono il servizio presso il Distretto di Marina; – conclude Alberti – ad aprire l’ambulatorio medico di Casette, in stand by da troppo tempo nonostante l’ultimazione dei lavori, al quale potrebbe affiancarsi l’attivazione della Bottega della Salute, un servizio innovativo, pensato per offrire una vasta gamma di servizi online che potrebbe fungere da “centro multiservizi” per i paesi di Casette e Caglieglia».