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Poveromo, la replica al Consorzio di bonifica: «Basta scaricare sugli altri le responsabilità»

Carlo Milani, rappresentante del comitato: «Non è vero che non si possono usare i finanziamenti regionali. Non capisco questa ostinazione per l'idrovora, un progetto costoso, devastante e inutile»

MASSA – «Signor presidente, dispiace dover contraddire una persona ragionevole e cortese come lei, ma la nota inviata alla stampa locale sulla questione del Fosso di Poveromo è piena di gravi inesattezze che sembrano denotare da parte dell’Ente che lei presiede una non compiuta conoscenza della situazione». L’ingegnere Carlo Milani del comitato di Poveromo risponde così al presidente del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord dopo le sue esternazioni in merito al fosso e al progetto di idrovora. La lettera scritta da Milani e inviata alla stampa, è diretta anche al sindaco di Massa Francesco Persiani.

«Innanzitutto, non è affatto vero che il Comune di Massa “ha approvato il primo progetto esecutivo in conferenza dei servizi” in quanto nella conferenza dei servizi dell’8/11/2019 fu dato parere favorevole al solo studio idrologico idraulico. – spiega Milani – Il successivo progetto definitivo, e tanto meno quello esecutivo, non è mai stato approvato da alcuna conferenza dei servizi, anzi, sottoposto alla Vas, è stato bocciato sonoramente in particolare proprio dal Comune di Massa con motivazioni urbanistiche, paesaggistiche, ambientali ed idrauliche assai chiare e stringenti. È vero altresì che il Comune di Massa “a suo tempo ha presentato un progetto alla Regione Toscana per il suo finanziamento”, ma tale progetto prevedeva esattamente quello che il Consorzio per ora non intende fare, cioè il riassetto del reticolo idraulico nella parte alta del Poveromo e l’eliminazione delle tombature; non prevedeva affatto l’idrovora su cui stranamente il Consorzio insiste come se fossero stati altri a proporla».

«L’affermazione, poi, secondo cui non si possano utilizzare per la rimozione delle tombature i finanziamenti previsti per la regimazione idraulica è davvero campata in aria. La Regione, con vari provvedimenti, dà finanziamenti ai Comuni per lo stombamento delle tombature realizzate da Enti pubblici. Quindi, perchè mai dovrebbe negare i contributi ad un progetto che intervenisse su quelle del fosso Poveromo? Per quelle realizzate da privati la rimozione delle stesse spetta indubbiamente al soggetto che le ha realizzate, una volta che la Regione le giudichi inadeguate, come sicuramente sono. – conclude Milani – In poche parole non si capisce questa ostinazione ed ultimamente il tentativo di addossare ad altri (Comune e Regione) la responsabilità di scelte sbagliate che rischiano di far perdere un finanziamento che potrebbe essere utile se ben speso, non certo per un’idrovora costosissima e devastante, ma soprattutto sostanzialmente inutile. Io rimango sempre disponibile per un confronto pubblico con documenti alla mano».