LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

Azione Carrara sulle politiche sociali: «Più servizi e meno sussidi»

Più informazioni su

CARRARA – «I dati riportati ieri dai giornali in merito al numero delle persone senza fissa dimora e indigenti nel nostro comune è allarmante, anche alla luce della grande disuguaglianza economica e di genere, che la pandemia ha sicuramente aggravato. La situazione fotografata è drammatica, soprattutto per chi la vive, ma lo è per un’intera comunità, poiché i dati indicano il rischio di far venire meno la coesione sociale, letti anche alla luce dell’abbandono scolastico e dell’invecchiamento della popolazione». Inizia così il comunicato del coordinamento comunale di Azione Carrara, che interviene sulle tematiche legate alle politiche sociali.

«Gli articoli, con le rispettive prese di posizione, hanno fatto emergere la totale mancanza di visione su come affrontare queste problematiche, sicuramente complesse, che non possono essere risolte con bonus o buoni spesa. Questa è la certificazione di una politica che ha rinunciato al suo ruolo di programmazione e di pianificazione, affidandosi a contributi economici a pioggia, rischia di riattivare meccanismi tipici di un sistema basato sulla beneficienza, che ritenevamo superato fin dal 2000 con la legge 328, rimasta lettera morta soprattutto nel nostro territorio. – scrivono quelli di Azione – L’integrazione socio sanitaria, con il terzo settore, l’istruzione, la formazione professionale, rimangono una chimera scritta in alcuni sporadici progetti, che non hanno minimamente intaccato un modus operandi di carenza di servizi strutturati in grado di dare risposte efficaci a situazioni complesse. Nel merito dei “senza fissa dimora”, è lampante la mancanza di una risposta, che non sia lo sgombero o la cancellazione della residenza, come emerge dalle interviste rilasciate dall’amministrazione. Questo sistema ha un solo esito certo: la mancata presa in carico del comune. Anche nel caso del più volte citato progetto dell’Housing first, un progetto e non ancora una strategia di risposta al disagio, appare non del tutto sufficiente a dare risposte a chi vive per strada da anni. Queste persone, per entrare stabilmente in una “comunità appartamento”, avrebbero bisogno di un servizio di accompagnamento, che permettesse loro di recuperare le difficoltà relazionali e psicologiche, per riuscire ad inserirsi o reinserirsi nel mondo sociale e lavorativo».

«Siamo sicuri che gli atti gravi avvenuti a Marina di Carrara rappresentino un ulteriore stimolo ad impegnarsi per la prossima amministrazione e per la nostra candidata a sindaco Serena Arrighi a ridare centralità delle politiche sociali per una definitiva applicazione della legge 328/2000 – concludono – che permetta di passare da un welfare compassionevole a un welfare di cittadinanza».

Più informazioni su