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«Franato un muro a Noceto, è ora di mettere in sicurezza i paesi a monte» foto

La denuncia FdI: «ll cedimento non solo ha riversato sui terreni una grande quantità di macerie e laterizi, ma ha costretto una famiglia che abita in prossimità dell’aia comune a sgomberare l’immobile»

CARRARA – “Dopo anni di segnalazioni e di progressivi cedimenti senza che il Comune sia mai intervenuto effettivamente alla sua messa in sicurezza, nella notte di Natale 2021 è franato un muretto a secco nella frazione a monte di Noceto. Una parete di circa dieci metri di lunghezza che separa la corte di fronte alla chiesa del Paese ai terrazzamenti sottostanti”.  A dare la notizia è Lorenzo Baruzzo, coordinatore Fratelli d’Italia Carrara. “Il cedimento – spiega – non solo ha riversato sui terreni una grande quantità di macerie e laterizi, ma ha costretto una famiglia che abita in prossimità dell’aia comune a sgomberare l’immobile fino a data da destinarsi. L’amministrazione grillina ha scaricato la responsabilità su presunti privati, sostenendo che la proprietà non sia pubblica, emettendo conseguentemente un’ordinanza raffazzonata per imporre agli stessi il ripristino. Chiamati in causa la Parrocchia ed altri soggetti, gli stessi hanno dimostrato tramite il loro legale di non essere proprietari. Anzi, oltre l’incapacità amministrativa anche la beffa, perché sembrerebbe che la proprietà sia proprio demaniale. In presenza di beni relitti e abbandonati in conseguenza di eredità mai accettate, l’ultimo proprietario diventa infatti proprio lo Stato”.

“Indegno lo scarica barile dell’amministrazione grillina – commenta Baruzzo – la quale da anni non risponde al grido degli abitanti di Noceto di mettere in sicurezza l’area e la strada. Il muretto crollato è solo l’apice di una serie di problemi della frazione a monte, i quali riguardano infatti piccole voragini e manto stradale dissestato nel centro abitato, quasi a segnalare un problema più grosso di cui non ci si voglia occupare. Intervenire subito, intervenire presto sulla frazione di Noceto con un progetto organico di recupero della zona. L’alternativa è fare fronte nuovamente a costi giudiziari per una causa persa in partenza senza fornire alcun aiuto immediato alle famiglie di Noceto”.