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Locali chiusi alle 24, Azione critica Persiani: «Incapace di gestire la movida»

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MASSA – Per contrastare gli ultimi eventi delle movida selvaggia nel centro storico di Massa, il sindaco Francesco Persiani ha emesso, il 15 gennaio scorso, un’ordinanza che prevede la chiusura di tutti i locali sul territorio comunale alle ore 24.00, attirando diverse critiche. Come quella di Azione Massa, che in una nota scrive: «Apprendiamo con stupore la decisione presa dal primo cittadino in data 15/01/2022 di chiudere tutte le attività commerciali sul territorio dalle ore 24:00 fino alle ore 5:00, per cercare di combattere in maniera decisa la mala-movida, che da anni spadroneggia soprattutto tra le strade e piazze del centro storico».

«Conosciamo in maniera chiara i disagi dei residenti di queste zone e abbiamo sempre denunciato quanto costoro siano vittime di un contesto dove regna il degrado, la violenza e la prepotenza. Con un colpo solo il sindaco Persiani colpisce in maniera drammatica le attività commerciali che lavorano la notte, attività che hanno resistito eroicamente a due anni di chiusure e restrizioni dovute al covid-19. Ci chiediamo se, passeggiando per il centro storico i nostri amministratori si stiano rendendo conto che il famoso “rilancio” annunciato in campagna elettorale si stia sempre di più trasformando invece in un deserto di serrande chiuse e cartelli con scritto “Vendesi”. – prosegue Azione – L’ordinanza del sindaco Persiani crea non solo il danno ai commercianti, ma determina anche un terribile colpo all’immagine della città, che passa alla cronaca come una zona fuori controllo dove regnano violenza e incuria. Un invito diretto alle persone che la sera decidono di passare qualche ora di relax e in tranquillità di andare nelle vicine città della Versilia dove invece di essere cacciati vengono accolti e coccolati. L’ordinanza che contestiamo rappresenta anche l’ennesima riprova che l’amministrazione, nonostante i proclami, non sia in grado di garantire la sicurezza dei cittadini usando i normali mezzi di tutela dell’ordine pubblico».

«Il provvedimento sindacale in oggetto poi, con il pretesto di evitare un non meglio qualificato effetto “trasloco”, chiudendo tutte le attività commerciali sull’intero territorio finisce per penalizzare anche gli esercenti di altre zone assolutamente non interessate alla movida. Il sindaco dovrebbe poi tenere presente che comunque la responsabilità soggettiva di chi delinque non può ricadere su negozianti che lavorano onestamente: non sono loro il problema. Del tutto fuorviante è poi il tentativo di fare rientrare l’ordinanza fra i provvedimenti a tutela della incolumità dei cittadini a garanzia delle norme anti-covid, per evitare gli assembramenti: non vi è chi non veda che, anche chiusi i locali, ciò non impedirebbe di certo e di per sé gli assembramenti notturni al di fuori dei locali. A questa amministrazione manca una minima capacità di organizzare un piano strutturato per gestire un fenomeno (la movida) che esiste in quasi tutte le città italiane e che viene fatta coesistere con la tutela dei giusti diritti dei residenti. – prosegue la nota – Per rilanciare il centro storico e non decretare la morte definitiva delle attività commerciali che vi svolgono, devono partire: una campagna di ascolto con residenti e categorie commerciali, investimenti in sicurezza (maggiore illuminazione, più telecamere integrate alla centrale operativa, maggiore presenza delle forze dell’ordine nei luoghi e orari strategici alla movida, e utilizzo di vigilantes privati di supporto alle forze dell’ordine), portare eventi di livello culturale e artistico, che alzino il livello dell’offerta turistica e ricreativa».

«Secondo noi il problema deve essere affrontato dalla giusta prospettiva psicosociale, quindi agendo in modo preventivo con interventi mirati alle famiglie dei minori coinvolti, per affrontare il disagio e l’abbandono, spesso causa principale dei comportamenti antisociali. Noi di Azione presenteremo una mozione in Consiglio comunale per avere risposte chiare dall’amministrazione sul tema. – concludono – Con il tavolo sulla Sicurezza stiamo preparando un piano pratico e concreto di proposte fattibili che renderemo pubblico in tempi stretti e che proporremo ai competenti organi della amministrazione comunale come fattivo contributo alla soluzione del problema nell’interesse di tutti i cittadini interessati».

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