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Obbligo etichettatura rinviato a luglio 2022, Confartigianato esulta: «Ora fare chiarezza»

MASSA-CARRARA – Il Decreto Legge “Milleproroghe” 228 del 30/12/2021”, entrato in vigore a fine anno, ha disposto un nuovo rinvio dell’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi, che quindi entrerà in vigore dal 1 luglio 2022. A partire da tale data tutti gli imballaggi, anche quelli di piccola dimensione, dovranno essere opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle nuove norme allo scopo di informare i consumatori sulla loro composizione e di facilitarne la raccolta differenziata, il riutilizzo o riciclaggio. Si tratta di provvedimenti che interessano quasi tutte le imprese. I produttori di imballaggi hanno l’obbligo di indicare in etichetta la natura dei materiali con i quali vengono realizzati e le imprese che li utilizzano per confezionare o trasportare i propri prodotti potranno impiegare solo imballaggi opportunamente etichettati.

«Per Confartigianato Imprese Massa-Carrara è un grande risultato ottenuto grazie all’impegno dell’associazione le cui richieste sono state accolte. In questi sei mesi speriamo che possano arrivare i chiarimenti richiesti dal mondo produttivo riguardo alle nuove norme che purtroppo pongono molti dubbi interpretativi e forti incertezze sugli aspetti operativi. – si legge in una nota di Confartigianato – Le imprese ora devono affrontare le conseguenze della pandemia e dei rincari dei costi e delle materie prime. Non devono essere gravate di nuovi adempimenti, di ulteriori costi e rischiare sanzioni elevate».

«Dovranno essere etichettati anche gli imballaggi di piccole dimensioni come ad esempio la carta velina che troviamo nelle scatole delle scarpe e questo implica il sostenimento di costi per gestire i nuovi adempimenti. Vi sono poi dubbi su come etichettare gli imballaggi multi materiali, come ad esempio le scatole del dentifricio che sono di cartone rivestito di una pellicola di plastica. – aggiunge Confartigianato – Si deve fare chiarezza perché le aziende rischiano sanzioni elevate che possono arrivare anche a 40mila euro».

Oltre al rinvio, Confartigianato ha ottenuto che gli imballaggi che il 1 luglio 2022 risultino già immessi in commercio privi di etichettatura potranno essere commercializzati e utilizzati fino a esaurimento scorte. Oltre a ridurre i rischi per l’ambiente si sono evitati alle imprese ulteriori costi di riacquisto, difficoltà di gestione delle scorte in magazzino e di smaltimento degli imballaggi non a norma.