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Il Pd apuano riparte da Manenti e Andreani

Lunedì 3 gennaio, sulla piattaforma Zoom, il Pd di Massa-Carrara ha rinnovato le cariche provinciali. Confermato Enzo Manenti alla guida: «L’obiettivo di fondo resta infatti quello di avere un Pd come strumento utile per migliorare la vita quotidiana delle nostre comunità» 

MASSA-CARRARA – «È un peccato che non abbiamo potuto vederci di nuovo tutti assieme dal vivo, ma di questi tempi, con una nuova ondata di contagi in atto, ogni precauzione deve essere seguita alla lettera per tutelare noi stessi e tutte le altre persone», così Faggioni, presidente della commissione per il Congresso, spiega la ragione per cui il Pd di Massa-Carrara ha deciso di svolgere la propria prima assemblea provinciale in streaming. «Per fortuna le nuove tecnologie – spiega Faggioni – ci sono venute incontro e, anche grazie all’organizzazione tecnica messa in campo già da inizio pandemia, siamo stati in grado di adempiere a tutte le procedure congressuali e consentire al Pd di Massa-Carrara di dotarsi dei propri nuovi vertici senza ulteriori ritardi».

Infatti, nella serata di lunedì 3 gennaio, nella pagina aperta dal Pd apuano su zoom, si sono riunite oltre 90 persone, cioè le elette e gli eletti nell’assemblea provinciale, dai vari circoli nei congressi che si erano svolti nelle scorse settimane. Due le decisioni all’ordine del giorno. La scelta del nuovo presidente dell’assemblea stessa, per cui è stato eletto a grande maggioranza (si tratta di una conferma) l’uscente Pietro Andreani e la certificazione dell’elezione del segretario provinciale Enzo Manenti su cui già si erano espressi favorevolmente le iscritte e gli iscritti del Pd nei congressi di circolo.Anche per Manenti si tratta di una conferma alla guida del Pd di Massa-Carrara.

«Si tratta di una conferma di fiducia che mi onora – spiega Manenti – e che segnala la volontà del Pd di ripartire con più unità e quindi con più forza e più convinzione verso le nuove sfide che ci attendono a cominciare, ovviamente, dai prossimi appuntamenti elettorali come quello di Carrara. Il sostegno che mi hanno confermato le donne e gli uomini del Pd di Massa-Carrara, per me, ha un duplice significato. Da una parte il riconoscimento del lavoro fatto fin qui tutti assieme. Fin qui, nonostante le grandi difficoltà che abbiamo incontrato, siamo stati in grado di ricostruire un partito di nuovo protagonista nella vita provinciale, perno imprescindibile, per costruire un nuovo modello di governo riformista e progressista per le nostre comunità, come dimostra l’affermazione del presidente Gianni Lorenzetti e del centrosinistra nel recente rinnovo dell’amministrazione provinciale. Inoltre, abbiamo rafforzato la nostra presenza sia a livello regionale con l’elezione di Giacomo Bugliani in consiglio regionale, risultato che molti alla vigilia ritenevano impossibile, e con la nomina di Giada Moretti alla presidenza regionale del Pd e di Gianluca Brizzi nella nuova segretaria regionale, sia a livello nazionale con la presidenza della commissione Attività Produttive della Camera alla nostra deputata Martina Nardi. Dall’altra la spinta ad intensificare il lavoro per l’allargamento della partecipazione e il rinnovamento. L’obiettivo di fondo resta infatti quello di avere un Pd come strumento utile per migliorare la vita quotidiana delle nostre comunità e un passaggio, tanto ineludibile quanto fondamentale, per il futuro di Massa-Carrara sarà proprio quello di non sprecare le risorse del Pnrr per sciogliere i nodi irrisolti del nostro territorio: dalle bonifiche della zona industriale allo sviluppo del Porto di Marina di Carrara, dall’escavazione del marmo all’erosione della costa, dalla marginalità della Lunigiana all’ampliamento del diritto alla salute per chiunque e ovunque».

«Adesso – conclude Manenti – saremo chiamati ad eleggere la nuova direzione e la nuova segreteria provinciale, dove non solo dovranno essere rappresentati tutti i nostri territori, dalla Costa alla Lunigiana, ma dove vi sarà anche la piena parità di genere e la presenza non simbolica delle ragazze e dei ragazzi dei giovani democratici, proprio perché dobbiamo tornare a seminare per il futuro non solo del Pd, ma di tutto la nostra comunità».