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Musetti (Fi) ricorda Giovanni Pedrazzi a 10 anni dalla scomparsa: «Il Comune si è dimenticato»

CARRARA – «Il prossimo 8 gennaio 2022 ricorreranno 10 anni dalla scomparsa prematura di Giovanni “Pedro” Pedrazzi, sindacalista libertario di rara onestà e di rarissimo sincero amore verso i lavoratori del marmo. Il “Pedro” mi riviene in mente perchè sia mio padre che in tutti gli ambienti del marmo cavato e tagliato, mi hanno sempre rammentato Alberto Meschi e Giovanni Pedrazzi quali sindacalisti anarchici di purissima fede, provata onestà e ferrea determinazione nel rivendicare i sacrosanti diritti dei lavoratori». A ricordare Pedrazzi, con un comunicato, è Gianni Musetti, esponente di Forza Italia Carrara.

«Di Alberto Meschi, la storia è nota del suo coraggio, delle sue sofferenze infertegli in periodo difficile e delle sue ottenute rivendicazioni di lavoro, valide ancora al tempo nostro. Del “Pedro” Pedrazzi la storia sindacale parrebbe più facilitata, dati i tempi del benessere supposto e pubblicizzato, coi lavoratori del marmo “tutelati” dalla Triplice sindacale, anch’essa diventata di memoria corta e adagiata sulle vittorie sindacali, che non certo loro hanno preteso e ottenuto. – continua Musetti – L’unico che rivoluzionò il settore marmo, nel senso dell’assoluta onestà contrattuale fu Giovanni “Pedro” Pedrazzi e non senza fatica e tentativi di odiosi boicottaggio. Qualcuno e ben identificato tentò di corrompere Giovanni Pedrazzi. “Cosa volete – diceva il Pedro – sono nato povero e povero morirò, ma i soldi del diavolo dateli ai furfanti che con questo sistema hanno rovinato il mondo del marmo”. Il “Pedro” dall’eterno borsino rosso a tracolla, che conteneva solo appunti e richieste di solidarietà o di rivendicazioni operaie».

«Nella città dell’oblio per ignoranza od indifferenza dei vigliacchi del pensiero, io mi vanto di ricordare ed onorare  Giovanni “Pedro” Pedrazzi, sindacalista puro e cavaliere dell’ideale. È assurdo che nessuno si sia mobilitato per ricordare la sua figura, che anche se molto lontana dalle mie idea, io rispetto e ricordo con grande ammirazione. – conclude Musetti – L’amministrazione comunale per prima, forse per ignoranza dei loro componenti, non hanno previsto neppure un singolo comunicato di ricordo».