LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

Porta a porta a Borgo del Ponte e Santa Lucia: i dubbi del Pd

MASSA – «Apprendiamo, come prassi, dai quotidiani che anche nella zona del Borgo del Ponte e Santa Lucia dal 29 novembre partirà la raccolta differenziata porta a porta. Si tratta di una scelta importante che forse avrebbe meritato una maggiore attenzione, partendo da alcune domande che proviamo a indirizzare all’amministrazione Persiani». A fare le domande è il gruppo consigliare del Pd a Massa.

«L’amministrazione è a conoscenza della conformazione urbanistica della zona definita come Zona “A” centro storico? Sa che circa l’80% delle unità immobiliari presenti non ha spazio per collocare i mastelli per il contenimento dei rifiuti? Sa che le strade del Borgo presentano dimensioni così anguste, tali talvolta anche da non far passare mezzi dei VV.F.? Una situazione dunque ulteriormente peggiorata dalla presenza di bidoncini posti ai bordi della strada. Queste sono le prime domande che nascono spontanee dalla semplice constatazione dello stato dei luoghi, alla luce delle quali, come gruppo consigliare del Pd, – spiegano – crediamo che la soluzione più indicata per quelle zone sia la realizzazione delle isole ecologiche, indispensabili per rendere la raccolta differenziata praticabile dai cittadini e dalla stessa Asmiu. L’area del Ponte e di Santa Lucia non può essere assimilata a aree come il viale Roma e circondario; considerazioni analoghe valgono per via Palestro ed il Pomario dove, pertanto, sarebbe ugualmente necessaria la realizzazione di un isola ecologica. I sacchetti posti nei marciapiedi, tra una macchina e l’altra, rendono difficile il lavoro degli operatori Asmiu e indecorosa una parte storica della città».

«L’amministrazione sembra più propensa a raggiungere dei numeri finti, il cui, inutile, perseguimento avrà un costo almeno 4 volte maggiore rispetto a quelli derivanti da una più efficace raccolta concepita con isole ecologiche. – conclude il gruppo consigliare – Dunque, sarebbe il momento, per l’amministrazione, di avviare un serio ripensamento di una progettazione totalmente sgangherata».