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Stretta sui cortei, Persiani: «Nessun intento di impedire le manifestazioni»

Il sindaco sulla direttiva firmata dal ministro Lamorgese: «Non viene vietato il sit-in e la protesta in sé: semplicemente questa può essere limitata nelle modalità»

MASSA – Ieri, 10 novembre, il ministro degli interni Luciana Lamorgese ha firmato una direttiva con indicazioni per le manifestazioni contro le misure sanitarie in atto, affinché il loro svolgimento avvenga “nell’equilibrato contemperamento dei vari diritti e interessi in gioco”. In sostanza, il documento consente ai comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica di stabilire specifiche modalità per lo svolgimento dei cortei, quali la forma statica invece che quella dinamica, o attraverso regolamentazione di percorsi idonei a preservare aree urbane nevralgiche. L’ordinanza dà il potere ai prefetti di provvedere con apposite direttive a individuare “aree di particolare interesse per l’ordinato svolgimento della vita della comunità che potranno essere oggetto di temporanea interdizione allo svolgimento di manifestazioni pubbliche per la durata dello stato di emergenza, in ragione dell’attuale situazione pandemica”. Una decisione, quella del ministero, presa alla luce delle criticità sul piano dell’ordine della sicurezza pubblica emerse a seguito delle manifestazioni sullo stile “no-green pass”. In più, vi sarebbe anche una preoccupazione legata alle conseguenze degli assembramenti e del mancato rispetto delle altre misure anti-contagio.

La palla passa dunque ai prefetti, ai questori e ai sindaci, chiamati, a Massa-Carrara come nel resto delle province d’Italia, a decidere se e come limitare tali forme di manifestazione. «Prendo atto di queste decisioni – ha commentato il sindaco di Massa Francesco Persiani -. Sono certo che il Prefetto e il Questore analizzeranno nel dettaglio questa circolare e determineranno le prescrizioni che noi sindaci saremo chiamati a rispettare. Mi preme sottolineare peraltro che non viene vietato il sit-in e la protesta in sé: semplicemente questa può essere limitata nelle modalità, imponendo il rispetto di certe norme e l’utilizzo della mascherina. Niente di così impossibile da ottemperare, a mio avviso”. Poi un appello ai no-vax e ai no-green pass: “A queste persone, che ritengono che il vaccino non sia l’unico mezzo idoneo col quale difenderci, ricordo con grande convinzione le parole pronunciate dal presidente della Repubblica al congresso Anci di Parma: “Si deve combattere il virus, non gli strumenti che possono liberarci dal virus”».

Nessun intento di impedire manifestazioni: il primo cittadino lo chiarisce con decisione, sottolineando che «in una repubblica democratica tutti hanno diritto di parola, di associarsi e manifestare anche esprimendo un dissenso». «Questo diritto, però – aggiunge – si più disciplinare e regolamentare all’interno della carta costituzionale. Tra l’altro la decisione del ministro dell’interno arriva in un periodo in cui, come sappiamo, il Coronavirus tende a riacutizzarsi, pertanto il provvedimento può assumere un significato anche in questo senso» .