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«Con il piano regolatore ultimato ci giochiamo un bel pezzo del turismo di Montignoso»

L'attuale sindaco e candidato per la lista "Verso nuovi traguardi" Gianni Lorenzetti: «Erosione: i progetti sono sul tavolo e siamo a un punto avanzato. Miasmi sul Lago di Porta? Una soluzione è l'ossigenazione delle acque, ma richiederà importanti investimenti»

MONTIGNOSO – Da Villa Schiff come «centro culturale con una biblioteca più grande rispetto a quella già esistente», all’impegno con la Regione per la chiusura definitiva di Cava Fornace, passando per le proposte di ripascimento per contrastare l’erosione e un possibile progetto per il Lago di Porta. Di tutto questo, ma non solo ha parlato alla Voce Apuana il sindaco Gianni Lorenzetti, candidato per le prossime amministrative per la lista “Verso nuovi traguardi” con il supporto di Partito Democratico, Sinistra civica Ecologista, Partito Repubblicano Italiano, Italia Viva, Azione, Partito della Rifondazione Comunista, Partito Socialista Italiano, Decide il popolo Montignoso.

Cava Fornace, argomento che coinvolge molti interessi su temi quali ambiente e salute: come affrontare la questione relativa alla chiusura della discarica?
“La chiusura della discarica è senz’altro tra i punti cardine del nostro programma, senza dimenticare il fatto che durante gli ultimi cinque anni di amministrazione il Consiglio Comunale si è già espresso votando a maggioranza e quindi deliberando per il processo di chiusura. E’ bene in primis ricordare che stiamo parlando di una discarica di rifiuti speciali costantemente sotto controllo da parte di Arpat che attraverso le analisi ne garantisce la sicurezza e la trasparenza, così come il tribunale di Massa ha dimostrato durante l’incidente probatorio che non esiste inquinamento nell’aria, nel suolo e nelle acque dovuto alla presenza della discarica. Con Regione Toscana abbiamo preso impegni ben precisi, attraverso un processo politico e amministrativo, con la richiesta in via tecnica di una nuova procedura autorizzativa presentata ai gestori della discarica attraverso il PAUR (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale) comprendente sia il riesame dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) che della VIA ( Valutazione Impatto Ambientale). Atti concreti e certi, che nella loro naturale durata porteranno alla chiusura definitiva della discarica. A ciò bisogna aggiungere che nella nostra proposta programmatica rientra di istituire una Commissione speciale per la discarica da affiancare alla già collaudata Commissione di controllo con i compiti di favorire la redazione di un libro bianco sulla storia della sito di cava Fornace, e l’elaborazione di un progetto di bonifica dell’area e del suo successivo utilizzo”.

Erosione costiera: un problema che preoccupa sempre di più, confermato dal fatto che ultimamente anche Montignoso ha perso metri di spiaggia. Quali sono le possibili soluzioni?
“L’erosione è un tema annoso, con Regione Toscana è continuo il lavoro attraverso tavoli tecnici per trovare soluzioni definitive, i progetti sono sul tavolo e siamo ad un punto avanzato. Come è risaputo in alcuni lidi del nostro litorale vi è abbondanza di sabbia, mi riferisco in particolare alla zona del porto di Marina di Carrara e Viareggio, ritengo utile e necessario quindi prelevare la sabbia da queste zone e ricollocarla laddove l’erosione sta colpendo in maniera più accentuata, sia con interventi così detti spot che garantiscano la stagionalità, sia con interventi strutturali e definitivi sui quali bisogna accelerare”.

Turismo: su cosa deve puntare Montignoso per svilupparlo, anche in un’ottica di recupero delle frazioni più abbandonate, come quelle montane?
“Con il piano regolatore ultimato, che consentirà di predisporre anche il nuovo piano degli alberghi, ci giochiamo un bel pezzo del turismo di Montignoso. Più ricettività e quindi più posti letto e più qualità da un lato, stagionalità allungate e sinergia con imprenditori che garantiscano l’apertura per tutto l’anno dall’altro, è la ricetta per dare ulteriore slancio al turismo del nostro territorio. Da parte nostra sarà garantita collaborazione e concertazione con associazioni di categoria e il territorio. Un turismo che non si concentri solo sulla costa nella stagione estiva ma che abbia un più largo respiro fino alle nostre montagne, risorse incredibili. Sulla montagna siamo già intervenuti e continuiamo a farlo con importanti interventi sui movimenti franosi come in località Santa Croce, via Tombara e Corsanico per la mitigazione del rischio idrogeologico e la messa in sicurezza delle strade interessate anche dal piano asfalti iniziato la scorsa primavera. Già progettato e finanziato il piano di recupero di via Giadagni attraverso uno stanziamento di 1.300.000 euro per il primo lotto e 1.000.000 di euro per il secondo, progetto che contiamo di cantierizzare già il prossimo anno. Mettere in sicurezza le infrastrutture e cura del territorio è fondamentale per permettere il rilancio della montagna”.

Divieti di balneazione: quali gli interventi da porre in essere per migliorare la qualità delle acque?
“Sulla qualità delle acque, in particolare su quelle del fiume Versilia, c’è un lavoro costante portato avanti con i comuni limitrofi. Grazie anche al nostro impegno negli ultimi anni si è arrivati all’attivazione della terza vasca del depuratore di Querceta che ne ha migliorato l’utilizzo, Gaia inoltre sta ultimando il miglioramento per la depurazione di fanghi che con abbondanti piogge possono causare forti emissioni odorigene. L’attenzione dell’amministrazione continua anche sul contrasto agli sversamenti abusivi, in questo caso sarà nostra intenzione continuare nell’estensione delle fognature nere nelle zone non ancora servite, così come quelle delle fognature bianche. Un lavoro lungo e che presenta non poche difficoltà ma certi che negli anni a venire porterà a risultati più che soddisfacenti”.

Gaia: a Montignoso le tariffe sono altissime. La riforma del gestore idrico è la strada da percorrere?
“Le tariffe a Montignoso sono uguali a quelle dei 54 Comuni serviti da Gaia e in proporzione inferiori rispetto a quelle del resto della Toscana. La nostra linea programmatica sta nel promuovere azioni politiche e amministrative per rimuovere ogni ostacolo alla pubblicizzazione dei servizi idrici che vadano nella logica della riduzione territoriale degli ambiti ottimali, nella convinzione che l’acqua è un bene comune. Si dovrà inoltre, nel rispetto dell’autonomia gestionale di Gaia, promuovere l’esclusione delle spese di investimento dalle bollette. L’amministrazione proporrà anche di introdurre un meccanismo partecipativo e democratico che veda coinvolta tutta la comunità in ogni sua espressione associativa, partecipativa e produttiva”.

Miasmi sul Lago di Porta. Confermata la loro origine naturale, la domanda adesso è: è possibile eliminarli?
“Appurato grazie alle analisi svolte da Arpat nel 2009 e ripetute successivamente nel 2018 che i miasmi del Lago di Porta siano di origine naturale, l’Amministrazione comunale nel corso del 2020 ha deciso di investire ulteriori risorse commissionando all’Università di Firenze e all’Istituto di Geoscienze e Georisorse il monitoraggio dei parametri fisio-chimici delle acque e dei sedimenti, dal quale si evince in maniera inequivocabile l’origine dei miasmi. Una delle probabili soluzioni che sono al momento oggetto di studio è l’ossigenazione delle acque, un progetto ambizioso che richiederà un importante investimento di risorse e una particolare attenzione ambientale trattandosi il Lago di Porta zona protetta. Crediamo fortemente nello sviluppo delle potenzialità del Lago finalizzate ad un migliore uso naturalistico e turistico”.

Cultura: Villa Schiff è il luogo adatto per ospitare una vera biblioteca civica a Montignoso fruibile per tutti?
“Villa Schiff deve tornare ai cittadini. Una delle prossime sfide dovrà essere quella di trovare risorse utili per permettere la costruzione di un nuovo palazzo comunale, con annesso parcheggio, già individuato dai nostri progettisti in località Piazza. A quel punto Villa Schiff sarà adibita a centro culturale con una biblioteca più grande rispetto a quella già esistente, il centro archivistico e l’impegno di riportare a Montignoso l’archivio Sforza. E’ questo un tema cui si necessita la collaborazione trasversale da parte di tutti e che richiederà un grande lavoro”.