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«Tari, come si giustifica l’aumento di 50 euro per nucleo di utenza?»

A chiederlo la consigliera del Movimento 5 Stelle di Massa Luana Mencarelli: "Scelta incomprensibile". L'opposizione unita: "Per l'ennesima volta tocca dire: ve l'avevamo detto"

MASSA – “A casa dei cittadini massesi è arrivata la Tari, a qualcuno è stata consegnata persino in ritardo per poter essere in grado di pagare regolarmente la prima rata in scadenza al 31/08, ma tant’è. Alcune cose che saltano all’occhio sono la mancanza del classico F24 e l’introduzione del QR per poter pagare attraverso la piattaforma PagoPa. Indubbiamente comodo e all’avanguardia per i più aggiornati, ma senza alcuna spiegazione aggiuntiva ha mandato in crisi i numerosi utenti anziani. Bastava un po’ di sensibilità in più per i soggetti più fragili e qualche semplice delucidazione per evitare che si sentissero inadeguati”. Dopo Spi Cgil Massa Montignoso (qui), a intervenire sulle ultime novità riguardanti la Tari a Massa è la consigliera del M5s Luana Mencarelli.

“Gli aumenti della tassa sono incomprensibili – sostiene la consigliera -. L’unica delibera discussa in Consiglio riguardava semmai le riduzioni Tari per le utenze danneggiate dalle conseguenze dell’epidemia che grazie al Decreto Sostegni bis erano state pensate e finanziate attraverso un Fondo statale. Era anche prevista la facoltà per i Comuni di concedere ulteriori riduzioni, senza però far ricorso ad aumenti da caricarsi sugli altri cittadini, ma a valere sul Bilancio dell’Ente o utilizzando risorse assegnate dalle casse dello Stato nel 2020 e non utilizzate che per il Comune di Massa risultavano ammontare a 1 milione e 400 mila euro. Quindi come si giustifica l’aumento medio di 50€ per nucleo di utenza? Inoltre il numero delle rate è diminuito e contemporaneamente manca la possibilità di pagare in un’unica soluzione”.

“A mio avviso – suggerisce Mencarelli – un importante passaggio mancante è la sezione di “Dettaglio delle somme dovute”, ovvero la descrizione del calcolo dell’importo a carico di ogni singolo cittadino: quale riscontro abbiamo dell’applicazione della decurtazione prevista  per chi ha aderito al compostaggio domestico oppure al “Più pesi meno paghi” di chi conferisce correttamente e civilmente al sito di raccolta dell’Asmiu?”

“Questa fumosità – chiude la consigliera del M5s – non permette il sacrosanto diritto di controllo ai cittadini e si rende ancor più farraginoso un potenziale ricorso. Tutto questo dovrebbe essere incentivante?”

L’opposizione unita: “Per l’ennesima volta tocca dire: ve l’avevamo detto”
Nel frattempo, sul tema interviene l’intero gruppo di opposizione con una nota che porta la firma dei consiglieri Gabriele Carioli, Giovanni Giusti, Stefano Alberti, Alessandro Volpi, Elena Mosti, Dina Dell’Ertole, Uilian Berti, Agostino Incoronato, Paolo Menchini e della stessa Mencarelli. “L’opposizione – scrivono -, sia in commissione sia in Consiglio, più volte ha chiesto la conferma della modalità di pagamento della TARI (o in tre rate o in un’unica rata con F24). Se vi fosse stata più attenzione, da parte dell’amministrazione Persiani,  sulle cose più semplici che toccano però le tasche dei cittadini e ci fosse maggiore ascolto, certi errori non sarebbero stati possibili; errori grossolani che gravano sui cittadini costretti a pagare anche le spese postali o bancarie che,  a seconda del tipo di pagamento predisposto, possono arrivare a 6€. In realtà sarebbe stato sufficiente “copiare” quanto fatto da Comuni limitrofi, ma, probabilmente, i cambi in corsa degli insostituibili amministratori della Master hanno distratto l’amministrazione delle mille poltrone a rotazione”.

“Inoltre – prosegue il gruppo – la medesima Amministrazione Persiani farebbe bene almeno a ricordare da dove provengono le risorse per gli sgravi Tari, che non sono certo finanziati dalle casse comunali, ma da contributi dello Stato. Questi dati erano già emersi con chiarezza nel Rendiconto finanziario del 2020, così come era emersa l’incapacità della stessa amministrazione Persiani di utilizzarli a vantaggio dei cittadini, beneficiando della possibilità, concessa ancora una volta dal governo, di renderli utilizzabili quest’anno. Così si è giunti agli sgravi ultimi, che sono, appunto, il portato di contributi statali, concessi a tutti i Comuni, ma che altri Comuni hanno saputo, decisamente, impiegare meglio, senza aggravi per i loro cittadini. Farebbe bene, dunque, l’Amministrazione Persiani, piuttosto che a lodarsi per meriti non propri, a sollecitare la Master a fornire indicazioni chiare e a non imporre odiosi balzelli. Sempre che le tante “correnti” politiche che scalpitano per posti al sole non facciano perdere ulteriore lucidità ad un già appannato sindaco”.