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«Martinelli calunnia Caffaz usando a suo favore un mio articolo. E’ già in campagna elettorale»

A dichiararlo Nicola Pieruccini commissario comunale Lega-Salvini Premier che chiarisce la situazione

CARRARA – L’intervento di Pieruccini (Lega – Salvini Premier) a favore di Caffaz: «E’ difficile trovare in una città da sempre male amministrata come Carrara una persona capace, competente, onesta e con un’esperienza nella amministrazione pubblica caratterizzata da risultati eccellenti. Questa persona noi l’abbiamo trovata e l’abbiamo candidata a sindaco: Simone Caffaz. In assenza di valide argomentazioni per attaccarlo, gli avversari politici sono andate a ricercarle col lanternino e, non trovandole, hanno cominciato a inventarle. Da una settimana a questa parte, sui social e non solo, un mio articolo in cui criticavo l’attuale governance dell’Accademia è stato maliziosamente interpretato come se fosse riferito al periodo della presidenza di Simone Caffaz, attribuendogli inchieste penali e condanne contabili. E’ scontato ricordare che in quell’articolo io non mi riferivo a Caffaz ma ad altri e che Caffaz, durante il suo eccellente mandato, non è mai stato coinvolto in inchieste penali e contabili e il suo lavoro è stato, al contrario, pienamente approvato dalle autorità di valutazione nominate dal governo, una delle quali affermò che, in quegli anni, “l’Accademia è stata amministrata nel migliore dei modi possibili”. Chi afferma il contrario nega la realtà e utilizza l’arma della calunnia per discreditare l’avversario politico. Tuttavia, se tale atteggiamento proviene da privati cittadini può essere in qualche modo tollerato perché non sempre ben informati sull’andamento della vita pubblica, ma se invece proviene dal vicesindaco Matteo Martinelli che, in una delle sue frequenti farneticazioni, ha fatto del polverone per diffamare gli altri, deve essere respinto con forza e in modo trasversale. Egli ha affermato, testualmente, che “Simone Caffaz, come presidente della commissione consiliare di inchiesta sulla strada dei marmi, dopo aver sperperato risorse pubbliche, concluse il percorso di indagine a tarallucci e vino”. Le parole livorose e calunniose di Martinelli sono contraddette dai fatti e si concretizzano in un autogol talmente clamoroso che mette una volta di più in risalto l’inadeguatezza sua e della classe dirigente grillina. Nel Comune di Carrara, contrariamente a quanto afferma Martinelli, non è mai esistita una “commissione d’inchiesta” sulla strada dei marmi. E’ esistita invece una “commissione di verifica” e la differenza non è solo terminologica, considerato che tale commissione non aveva alcun potere di “inchiesta” o, come la chiama Martinelli, di “indagine” ma doveva limitarsi a verificare l’andamento della costruzione della strada e gli atti amministrativi ad essa collegati e non certo i capitolati d’appalto; tale commissione non aveva alcuna autonomia finanziaria e quindi non ha mai speso nulla. Affermare che, in qualità di presidente della commissione, Caffaz avrebbe “sperperato risorse pubbliche” è quindi semplicemente una calunnia; Simone Caffaz è stato presidente della commissione di verifica per un breve periodo tra il 2007 e il 2008 e soltanto per spirito di servizio perché il suo fu l’unico nome sui cui tutto il consiglio comunale, proprio per il suo rigore istituzionale, decise di convergere. Non appena le condizioni politiche mutarono e quindi fu possibile trovare un presidente diverso, si dimise con lo stesso spirito di servizio; Quando la Progetto Carrara e il Comune sono andati in causa con la Adanti, Caffaz non era più presidente della commissione da 5 anni; nel suo ruolo di consigliere comunale fece, al contrario di Martinelli, che all’epoca nessuno sa dove fosse, almeno due dettagliate interpellanze al sindaco denunciando i rischi che il Comune e la Progetto Carrara avrebbero potuto correre con i premi di accelerazione. Quanto a Bernardi, anch’esso tirato in causa da Martinelli, che aggiungere? All’epoca era assessore ai servizi sociali e, notoriamente, l’assessore ai servizi sociali non si occupa della costruzione delle strade. Dopo questa figuraccia, invitiamo il vicesindaco Martinelli, se vuole evitare di essere coinvolto in inchieste penali per diffamazione aggravata, di astenersi dall’arte meschina di diffondere il venticello della calunnia. Tanto, ormai, i cittadini non gli credono più.»