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Concessioni più lunghe in cambio di investimenti, Forza Italia promuove ma «è una foglia di fico»

Apprezzata nel centrodestra ma con molte riserve la decisione dell'amministrazione di Carrara

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CARRARA – Forza Italia promuove la decisione dell’amministrazione comunale di Carrara sull’allungamento delle concessioni delle cave in cambio di investimenti delle aziende sulla città (QUI la notizia). Sull’argomento interviene Riccardo Bruschi, coordinatore comunale: «Esprimo a nome di Forza Italia un giudizio in linea di massima positivo sul fatto che sia stata adottata una nostra proposta prolungando le concessioni del marmo in base a parametri virtuosi in termini di ricaduta occupazionale, sostenibilità ambientale e lavorazione in loco del marmo: è quello che abbiamo proposto per voce del nostro coordinatore regionale Massimo Mallegni e coordinatore nazionale Antonio Tajani durante la loro visita alle cave durante la campagna elettorale per la Regione Toscana. Occorre pero mettere alcuni punti in chiaro: i 5 Stelle adesso non possono cercare di coprirsi con questa foglia di fico come fosse un loro successo nel settore del Marmo. Piuttosto in questi giorni abbiamo letto su varie testate giornalistiche, anche nelle pagine nazionali, come vi sia un caos nel settore del marmo a Carrara, con 6 cave ferme e piu di 100 ricorsi degli operatori contro il Comune. Ricorsi in cui l’amministrazione sta soccombendo, per cui è chiaro che abbia fatto scelte sbagliate ed illegittime, mettendosi in ridicolo per palese incapacità».

«Rimarrà poi da verificare nei dettagli – evidenzia Bruschi – questi nuovi criteri concessori perché ad una prima impressione sia la lavorazione in loco che gli investimenti richiesti potrebbero mettere in difficoltà i piu piccoli e favorire invece chi ha il materiale di maggior pregio, che ha clienti di fascia alta e maggiori margini da redistribuire sul territorio. La vera questione poi è un’altra, più volte sollevata dal sottoscritto per Forza Italia e ripresa ultimamente anche dai massimi vertici dell’associazione industriali Apuana nelle persone di Matteo Venturi e Fabrizio Santucci: dove finiscono i 28 milioni della tassa marmi? Si chiede ancora più collaborazione ed aiuto ai cavatori, ed è giusto perché il marmo bianco è di Carrara, ma di fatto questi contribuiscono già da anni per circa un quarto delle entrate del bilancio comunale, allora perché la nostra città è così rovinata e indebitata? La vera causa del conflitto di classe tra città e mondo del marmo è l’incapacità dei politici di amministrare le nostre finanze, utilizzando le entrate del marmo per l’ordinaria amministrazione. I denari spariscono nel palazzo comunale e la battaglia di Forza Italia sarà proprio restituirli alla città, vincolandoli ad una spesa in opere pubbliche, arredo urbano, aiuti di sostegno sociale e ad al finanziamento di un serio progetto pluriennale di rilancio del centro storico».

E, sempre dal centrodestra, interviene anche Diego Nespolo, coordinatore comunale di Cambiamo-Coraggio Italia: «Pregevolissima questa intenzione, ma assolutamente tardiva, in questi anni di amministrazione perché questa iniziativa non è stata intrapresa impiegando l’attuale gettito? Teniamo presente che il gettito proveniente dalla tassa marmi è cospicuo e che non vi sono altre città che lo hanno a disposizione e che pertanto il nostro Comune dovrebbe trovarsi in una posizione di assoluto privilegio. Se ne accorgono solamente ora ad un anno dalle elezioni? Sa molto di propaganda spicciola, analoga alle ormai classiche asfaltature pre-elettorali».

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