LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

«Il porto è pronto per le sfide del futuro». La viceministra Bellanova in visita all’Autorità Portuale foto

Lo sviluppo del porto, il ripascimento del litorale e il waterfront. Lo scalo di Marina di Carrara vede un momento di ripresa. E sulla pontremolese, la deputata Raffaella Paita annuncia: «Grazie al decreto semplificazione l'opera ha conquistato una priorità su altre»

CARRARA – Gli ingredienti ci sono tutti: le risorse, le competenze, la capacità di fare rete, ed anche qualche segnale di ripresa di un’economia messa a dura prova dall’emergenza virus. Ora Marina di Carrara e La Spezia, con i rispettivi porti, sono pronte alla sfida post covid. Una, intanto, l’hanno già vinta. «Quella di non vedersi come due porti distinti, ma come un unicum che risponde a un bisogno». Sono le parole della vice ministro alle infrastrutture Teresa Bellanova, in visita questo pomeriggio all’Autorità Portuale di Marina di Carrara insieme alla deputata di Italia Viva Raffaella Paita. Le due, dopo aver fatto tappa al porto di La Spezia in mattinata, hanno incontrato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Mario Sommariva, il direttore della Sede AdSP Marina di Carrara, Luigi Bosi, il segretario generale dell’AdSP, Francesco Di Sarcina e il comandante in II della Capitaneria di Porto Paolo Margadonna.

Le possibilità sul tavolo sono tante, soprattutto ora che, con la campagna vaccinale che avanza, inizia ad aprirsi qualche spiraglio sul futuro. Programmare, adesso, è possibile.  E lo si dovrà fare con un grande spirito di squadra, perché – ha sottolineato Bellanova – «lo spirito giusto è quello di mettere insieme competenze e funzioni per individuare i punti di criticità e renderli punti di forza. E non aspettare, come spesso accade, che l’altro sbagli per poter dire “ecco, non ce la faccio”».

«In questi porti ci sono storie, ci sono esperienze e persone – ha osservato la vice ministro -. C’è tutto quello che ci ha fatto dire che in Italia la portualità una sfida importante da portare avanti. In Italia dobbiamo meglio definire la nostra capacità di far viaggiare le merci, perché non basta produrre e saper produrre, ma bisogna anche essere in grado di far viaggiare le merci. E questo significa saper utilizzare la portualità: far arrivare i nostri prodotti di eccellenza in quei mercati dove ci sono consumatori che si possono permettere il costo del made in Italy».

E’ un momento di ripresa quello che sta vivendo il porto di Marina di Carrara. La lunga fase di stasi legata all’emergenza degli ultimi mesi sembra ormai archiviata. Un nuovo punto di partenza è stato segnato dall’inaugurazione, un mese fa, del nuovo tratto di ferrovia che collega direttamente la banchina Fiorillo con la rete nazionale. Un momento di svolta, collocato in un contesto più generale di crescita. «Un paio di giorni fa – ha raccontato il presidente dell’Autorità Portuale Mario Sommariva – non sapevamo dove mettere le navi in banchina, e questo è un fenomeno che non vedevamo da tantissimo tempo. Sono elementi che ci inducono ad essere ottimisti, e che ci convincono che siamo sulla strada giusta». Tutte le carte in regola, insomma, per affrontare i “temi del futuro”: la crescita e lo sviluppo del porto, per i quali c’è necessità di avere in tempi brevi il nuovo piano regolatore. L’opera di ripascimento del litorale, per contrastare il fenomeno dell’erosione. Il consolidamento dell’attività crocieristica, che si sta risollevando dopo mesi difficilissimi. E poi c’è la questione waterfront: i lotti 1, 2, 3, 4 sono stati inseriti prima nel Pnrr, poi nel fondo complementare, dove il Governo ha spostato l’intero pacchetto di finanziamenti e opere portuali. «A breve – ha spiegato Sommariva – partiremo con il lotto 4. A settembre con il lotto 1».

L’altra buona notizia riguarda la linea ferroviaria pontremolese. «Grazie al decreto semplificazione – ha annunciato la deputata e presidente della commissione Trasporti della Camera Raffaella Paita – l’opera ha conquistato una priorità su altre, ed oggi la progettazione può essere realizzata. Non esultiamo, perché abbiamo ancora bisogno di tanto lavoro. Ma si tratta di passi in avanti apprezzabili, che possono essere in aiuto anche al sistema portuale di Marina di Carrara».

La visita al terminal Grendi. Musso: «Ecco gli ottimi risultati del gruppo»
Nella loro tappa apuana, Bellanova e Paita hanno fatto anche visita al terminal Grendi di Marina di Carrara. «Oggi abbiamo avuto l’onore di accogliere questa importante delegazione a bordo della Nave (Rosa dei Venti) impiegata dal Gruppo Grendi sulla linea Marina di Carrara, Olbia, Cagliari – ha dichiarato l’amministratore delegato di Grendi Trasporti Marittimmi Antonio Musso – Abbiamo così potuto introdurre al viceministro e al presidente della commissione trasporti gli ottimi risultati con cui il Gruppo Grendi ha sviluppato l’offerta di trasporto e logistica integrata da e per la Sardegna, in partnership con molti caricatori e importanti brand del largo consumo».

«Abbiamo inoltre condiviso con gli ospiti – ha aggiunto Costanza Musso, amministratore delegato di M.A. Grendi dal 1828, – il percorso avviato dal Gruppo Grendi come società benefit a cui seguirà a breve la certificazione B corp. Un punto di orgoglio per Grendi che si unisce all’impegno, da anni perseguito attraverso la riduzione di emissioni di CO2, per una logistica sempre più sostenibile grazie agli importanti investimenti pianificati nel settore dei terminal, dei trasporti e della logistica integrata via terra e via mare». Presente alla visita del terminal anche Eugenio Musso, consigliere Relazioni Istituzionali del Gruppo Grendi.